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Eni avvia la cessione di Snam Alla Cassa Depositi e Prestiti il 25,1%

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Varato il decreto. L'ad Scaroni:ci adeguiamo all'operazione con malinconia

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Enidovrà cedere il 25,1% di Snam alla Cassa Depositi e Prestiti. Il decreto stabilisce che Eni perda il controllo di Snam nei tempi più brevi, entro il termine di 18 mesi indicato dal Cresci Italia. Le modalità di cessione verranno definite dai consigli di amministrazione delle 2 società. L'ad dell'Eni Paolo Scaroni commenta che «è una cessione forzata che non ci lascia indifferenti ma con il magone». Ma da un punto di vista aziendale l'ad ha detto di condividere la decisioen del governo. «Ci permetterà di concentrarci sulle altre attività del gruppo». Veniamo all'operazione. Palazzo Chigi spiega che «la separazione proprietaria favorisce la concorrenza nel mercato e quindi crea le condizioni per una maggiore concorrenza. La cessione a Cdp, ha lo scopo di assicurare il mantenimento di un nucleo stabile nel capitale di Snam tale da garantire lo sviluppo di attività strategiche e la tutela delle caratteristiche di servizio di pubblica utilità delle attività svolte dalla società». Lo scorporo di Snam «pone le basi - spiega il governo - per lo sviluppo di un operatore di rete gas forte, finanziariamente e tecnicamente, per sviluppare i significativi investimenti infrastrutturali necessari al Paese». Snam avrà un ruolo chiave nell'obiettivo del governo di sviluppare il mercato italiano del gas verso una sempre maggior concorrenzialità, sicurezza e diversificazione delle fonti di approvvigionamento e integrazione con il mercato europeo e mediterraneo. Con il Dpcm sulla separazione di Snam, che stabilisce che Eni ceda a Cassa Depositi e Prestiti una quota non inferiore al 25,1% della società, il Cane a sei zampe scenderà dall'attuale 50,03% del capitale ad almeno il 24,93%. Per garantire la più ampia diffusione dell'azionariato, il decreto stabilisce che Eni ceda «successivamente la quota residua nel capitale Snam attraverso procedure di vendita trasparenti e non discriminatorie tra risparmiatori e/o investitori istituzionali». Nel cda di Cdp del 30 maggio saranno esaminate le modalità di cessione della quota.

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