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Facebook in Borsa parte a razzo. Poi torna indietro

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Lalunga attesa per la quotazione del social network si è conclusa, anche se i primi scambi hanno fatto sospirare: a causa di problemi tecnici del Nasdaq, l'avvio delle contrattazioni è stato ritardato di mezz'ora, dalle ore 11.00 previste alle 11.30. E sempre a causa di problemi del listino americano, dopo un balzo del 13% all'avvio, Facebook ha rallentato in modo deciso: dai 42,05 dollari raggiunti al primo scambio è tornata nell'arco dei trenta minuti successivi a 38 dollari per azione, la cifra fissata nell'ipo. Era dal 19 agosto 2004, quando Google è sbarcata in borsa, che non si registrava un'attesa tanto febbrile per una società tecnologica. Con i suoi 900 milioni di amici Facebook non delude le attese: è in corsa per diventare l'ipo più scambiata nel primo giorno di contrattazioni (in 30 secondi sono stati scambiati 82 milioni di titoli), quella con la maggiore richiesta da parte dei consumatori retail. Quella su cui tutti, dagli analisti agli operatori passando per la gente comune, hanno gli occhi puntati. L'ad di Facebook, Mark Zuckerberg, senza rinunciare alla sua divisa fatta di felpa e jeans, suona la campanella d'avvio delle contrattazioni in diretta da Menlo Park, il quartier generale di Facebook. Zuckerberg parla di una giornata «storica» di una pietra miliare« e ribadisce: »La nostra missione è rendere il mondo più aperto e connesso«.Poi è la volta dei ringraziamenti a tutti coloro che »usano Facebook e i nostri prodotti«. A rovinare la giornata la class action contro facebook avviata da un gruppo di utenti in California che accusano il social network di aver violato la propria privacy, 'seguendolì anche quando erano usciti dal loro account. Una class action che potrebbe costare a Facebook 15 miliardi di dollari. Intanto le quotazioni record hanno creato molti milionari. Tra questi anche chi ricco lo è già come il cantante degli U2 Bono, la cui quota in Facebook vale più che 30 anni di carriera: 1,5 miliardi.

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