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Crisi: nei paesi del G20 bruciati 21,3 milioni di posti di lavoro

Lavoro, un ragazzo davanti a un centro per l'impiego

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La crisi finanziaria dal 2008 ad oggi ha bruciato 21,3 milioni di posti di lavoro nei Paesi del G20. A dirlo sono l'Ilo (Organizzazione internazionale del lavoro) e l'Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) in un rapporto sul mercato del lavoro preparato per il G20 dei ministri del Lavoro, che si apre oggi in Messico. Ilo ed Ocse sottolineano, quindi, che per tornare al tasso di occupazione pre-crisi dovrebbe essere necessario creare circa 21 milioni di posti di lavoro nel 2012. Ma, evidenziano allo stesso tempo le due organizzazioni, se l'occupazione continua a crescere al tasso corrente dell'1,5%, sarà "impossibile" colmare il gap accumulato nei Paesi del G20 a partire dalla crisi cominciata nel 2008. Il rapporto sottolinea, inoltre, quanto pesante sia la disoccupazione giovanile (15/16-24 anni) il cui tasso risulta in tutti i Paesi del G20 più alto di quello degli adulti.

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