Allarme esodati sul rilancio di Alenia
Adaffermarlo è il segretario generale della Fim-Cisl Campania, Stefano Terracciano. «La limitazione dei due anni per il raggiungimento dei requisiti pensionistici taglia fuori tutti i lavoratori attualmente in cigs o già usciti o che dovevano uscire in mobilita per andare in pensione per un totale di almeno 1000 addetti», dice Terracciano. «Questo particolare - prosegue il sindacalista - mette in discussione l'intero accordo, perché l'uscita dal lavoro di queste centinaia di lavoratori, era la condizione necessaria per le successive assunzioni con lo scopo di rimodulare il mix di professionalità indispensabili per traguardare il futuro. Particolarmente colpiti da questa scelta scellerata sarebbero proprio i siti di Alenia nell'area partenopea». «Come Fim di Napoli non permetteremo - sottolinea Terracciano - che sia messo in discussione un patrimonio di tecnologia e capacità costruito negli anni e che con l'accordo era stato messo in condizione di competere sul mercato internazionale. Chiediamo pertanto al Ministro di ritornare sulle sue decisioni e favorire l'esodo previsto in funzione dello sviluppo e delle assunzioni programmate in un'area già di perse dove è a forte rischio la coesione sociale. Se si vuole lo sviluppo, bisogna partire dall'industria e da un settore come quello aeronautico strategico per il Paese ed il Governo non può continuare ad ignorarlo» Il piano per il riassetto di Alenia è arrivato lo scorso novembre dopo quasi due mesi di negoziato con l'accordo raggiunto tra le aziende aeronautiche di Finmeccanica - Alenia Aeronautica, Alenia Aermacchi e Alenia Sia - e i sindacati di categoria sul piano di rilancio, ristrutturazione e riorganizzazione. L'intesa è stata unitaria. Prevede 500 nuove assunzioni entro il 2014 e la stabilizzazione di 400 dipendenti, oggi a tempo determinato, entro il 2011, a fronte di 747 esuberi (che saranno accompagnati alla pensione). Oltre 3 miliardi di euro gli investimenti in 10 anni. Trasferite le attività dei dipendenti di Casoria verso Nola e Pomigliano d'Arco (Napoli); spostate le risorse per il sito di Venezia Tessera verso AgustaWestland e Superjet International con il vincolo al riassorbimento del personale; chiusi i due uffici di Roma.