Meno ricavi e utili nel 2011 Ma la crisi passerà

CitaEduardo De Filippo l'imprenditore a capo del gruppo elettrodomestico, per commentare con i giornalisti, al termine dell'assemblea degli azionisti svoltasi a Fabriano (Ancona), i dati del primo trimestre 2012 esaminati dal cda. I soci hanno approvato all'unanimità il bilancio 2011 che si è chiuso con un risultato netto del gruppo di 58,5 milioni di euro, in calo del del 34,45% rispetto al 2010. E una flessione anche dei ricavi (2.825,3 milioni) scesi dell'1,8% rispetto al 2010. Un andamento negativo sostanzialmente confermato dalla prima trimestrale 2012, con ricavi di 621,5 milioni di euro, in diminuzione del 3,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Giù anche il margine operativo (20,1 milioni), -50,3% e il risultato netto, che si attesta sui 10,9 milioni contro i 20 dello stesso periodo del 2010 (-45,6%). L'indebitamento finanziario netto è salito a 442 milioni, in peggioramento di 133,3 rispetto ai 308,7 del 31 marzo 2011. «Sono cinque anni che aspettiamo che la crisi finisca» ha detto Merloni; «non credo che in Italia finirà quest'anno, ma penso che nella seconda parte del 2012 alcuni Paesi europei cominceranno a ripartire». Intanto, però, «la situazione dell'Italia pesa, e l'Italia come Spagna e Portogallo va male» ha spiegato l'ad Marco Milani. L'ad ha messo in luce per contro l'effetto trainante dell'Est Europa, con Russia e Polonia con mercati in crescita del 15 e del 6%, e con il Regno Unito, dove «il mercato, seppure non brillante, resta grande».