Fisco: arrivano i rimborsi Iva
L'Agenzia delle Entrate, nel proprio comunicato ufficiale, la definisce una «boccata di ossigeno». L'aveva descritta allo stesso modo a dicembre e sicuramente non a caso. Perché la crisi economica ha lasciato gli italiani con il fiato corto e ogni euro è ossigeno puro. I 2,2 miliardi che arriveranno da qui alla fine del mese riguardano i rimborsi di crediti Iva. Un'iniezione di liquidità fortemente richiesta dalle imprese. Al punto che, solo tre giorni fa, il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera aveva dichiarato: «È necessario spingere affinché si concretizzino i rimborsi dell'Iva». Ora la notizia che i rimborsi arriveranno e porteranno una «boccata d'ossigeno» a più di 11.000 partite Iva. Nella propria nota l'Agenzia spiega che 400 milioni di euro saranno erogati già nei prossimi giorni, mentre 1,8 miliardi verranno pagati a partire dalla seconda metà del mese di maggio. In questo modo, prosegue il comunicato, la somma complessiva rimborsata nel 2012 a imprese, artigiani e professionisti arriverà a 3,1 miliardi di euro, a fronte dei 2,7 miliardi erogati nello stesso periodo del 2011, con un incremento di circa il 14% (lo scorso anno sono stati rimborsati complessivamente 8,7 miliardi di cui 6 legati ai crediti per l'Iva, ne hanno beneficiato 41mila imprese). Insomma, una buona notizia nel momento in cui il rapporto tra gli italiani e il Fisco si è fatto particolarmente teso. Anche se resta aperta la questione dei tempi dei pagamenti. I pagamenti che arriveranno nelle prossime settimane, infatti, riguardano le richieste presentate in sede di dichiarazione 2010. E lo stesso premier Mario Monti, nel suo atto di indirizzo contenente le indicazioni per l'Agenzia delle Entrate, ha sottolineato come sui rimborsi in generale, l'obiettivo è quello di procedere alla liquidazione «nell'anno in corso di quelli richiesti per l'anno precedente», mentre per i rimborsi Iva la liquidazione deve arrivare «entro lo stesso anno di richiesta». Sempre ieri, intanto, è stata pubblicata la circolare dell'Erario che fissa le modalità di applicazione delle norme, previste da una legge del 2010 poi modificata dal decreto «milleproroghe», per favorire il rientro in Italia dei «cervelli in fuga». Si tratta di uno sconto fiscale di cui potranno usufruire i «giovani» nati dopo il primo gennaio 1969 e che varrà anche per i co.co.co. Nello specifico si prevede che i redditi di lavoro dipendente, i redditi d'impresa e i redditi di lavoro autonomo percepiti dai beneficiari «concorrono alla formazione della base imponibile ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche in misura ridotta, secondo le seguenti percentuali: 20 per cento, per le lavoratrici; 30 per cento, per i lavoratori». Il tutto in attesa di un Ddl che riveda la materia annunciato dal Governo nel Def. Ecco i chiarimenti forniti dall'Agenzia delle Entrate: Co.co.co e borsisti Hanno diritto agli incentivi i cittadini dell'Ue che sono assunti o avviano un'attività d'impresa o di lavoro autonomo in Italia trasferendovi il proprio domicilio, nonché la propria residenza entro 3 mesi dall'assunzione o dall'avvio dell'attività. Per «assunzione» non si intendono solo le attività di lavoro dipendente, ma anche quelle che producono redditi assimilati agli occhi del Fisco. Ciò significa, ad esempio, che l0agevolazione ricade anche sui redditi di collaborazione coordinata e continuativa o a progetto, così come sulle somme ricevute a titolo di borse di studio. Non solo. L'attività in Italia è agevolata anche se "slegata" da quella estera. Indetikit Potranno beneficiare degli incentivi anche i cittadini dell'Ue che hanno maturato i requisiti a partire dal 20 gennaio 2009 e che, poi, sono stati assunti o hanno avviato un'attività di lavoro autonomo o d'impresa in Italia, fermo restando che le agevolazioni decorrono dal 28 gennaio 2011, ossia dalla data da cui è in vigore la relativa norma. Datori di lavoro Entro il 31 maggio i sostituti d'imposta dovranno rilasciare un nuovo Cud per l'anno 2011 ai lavoratori interessati che, in possesso dei requisiti, richiedono l'applicazione del beneficio per lo stesso anno. È possibile anche richiedere il rimborso a un Ufficio territoriale dell'Agenzia, allegando la documentazione che prova la sussistenza dei presupposti per ottenere l'agevolazione.