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Sì dei soci di Telco all'aumento di capitale

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Piano Il cda della holding di controllo di Telecom versa 600 milioni ed emette bond per 1,75 miliardi

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Unadecisione con la quale gli azionisti riuniti nella holding hanno confermato la fiducia nel loro investimento. Mettendo sul piatto 600 milioni di euro per un aumento di capitale e 1.750 milioni di euro per un nuovo bond immettono nuove risorse finanziari per far fronte ai 3,4 miliardi di debiti in scadenza. Al termine di una riunione pomeridiana a Piazzetta Cuccia i rappresentanti di Mediobanca, Generali, Intesa Sanpaolo e Telefonica (Mario Martin si è dimesso lasciando il posto a Natalia Sainz Stuyck cooptata ieri ) hanno dato il via libera all'operazione di rifinanziamento dei bond (1,3 miliardi già sottoscritti pro-quota dai soci) e dei debiti verso il sistema bancario (2,1 miliardi) entrambi in scadenza tra maggio e ottobre prossimi. Aumento di capitale e nuovo bond sono «entrambi destinati ad essere sottoscritti pro-quota dai soci sulla base delle rispettive partecipazioni al capitale». L'accordo sul debito prevede poi una nuova linea bancaria in pool nell'ordine di 1.050 milioni di euro. Sempre ieri il cda ha approvato la situazione patrimoniale al 31 gennaio 2012 che vede una perdita nei nove mesi di 1.001 milioni di euro, dopo una rettifica di valore della partecipazione in Telecom di 901 milioni. Un'operazione di deprezzamento del valore delle azioni detenute, generato dalla crisi dei mercati, che tradotto in cifre significa che il valore di carico delle azioni è ora sceso a 1,5 euro. In Borsa a Piazza Affari il titolo vale 0,84 euro (+2,16% in scia tra l'altro ai conti positivi di Telecom France). Intanto nella parte della gestione operativa della controllata, Luca Luciani, amministratore delegato di Tim Participacoes la controllata brasiliana di Telecom Italia potrebbe a breve uscire dal gruppo. I rumors sono rimbalzati da Oltreoceano nel primo pomeriggio di ieri e anche se le dimissioni non sarebbero ancora state formalizzate la Borsa brasiliana già ha reagito spingendo il titolo in deciso ribasso . A prendere il posto di Luciani potrebbe poi arrivare, secondo fonti brasiliane, Andrea Mangoni, attuale direttore finanziario di Telecom. Niente strappi e, secondo quanto si apprende, l'accordo verso cui si andrebbe sarebbe consensuale. Luciani - che ha da poco consegnato una nuova trimestrale record con un utile in rialzo del 29,5% - è indagato in Italia per la truffa relativa a un giro di false carte sim. Il 20 aprile il procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo ha chiuso le indagini nei suoi confronti e dell'ex ad di Telecom Italia, Riccardo Ruggiero, atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio (devono passare 20 giorni).

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