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«Viaggio» in Cina per la Fiat

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Marchionne sbarca a Pechino con un modello costruito insieme alla Gac

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Chedopo decenni di economia pianificata hanno riscoperto il gusto del consumismo, o quanto meno la bellezza di scegliere tra più modelli e marchi. Così l'ad del Lingotto, Sergio Marchionne ha spiegato ieri al Salone dell'Auto di Pechino che «torniamo in Cina dopo due false partenze ma stavolta facciamo sul serio: abbiamo il giusto partner e il giusto prodotto». Il modello, espressamente creato per il mercato cinese è la Fiat Viaggio che sarà prodotta da giugno prossimo negli stabilimenti di Changsha, nella provincia dello Hunan, insieme al nuovo partner cinese Gac (Guangzhou Automobile Company). I primi modelli saranno consegnati entro la fine del 2012. Marchionne ha ammesso che la Cina è un mercato difficile, ma dove il gruppo già fa profitti con il marchio Jeep e sul quale, a partire in giugno, ritornerà il marchio Chrysler, con la grande berlina 300C. L'ad ha annunciato l'intenzione di rafforzare il marchio Jeep in Cina con una produzione locale. D'altronde, nel 2011 la Cina con vendite per oltre 22 mila unità, in aumento dell'81 per cento, è stata il più grande mercato di esportazione Jeep e il terzo assoluto dietro Stati Uniti e Canada. Marchionne ha aggiunto che Alfa Romeo, dopo il suo rilancio in Nord America previsto per la fine del 2013, sarà presente anche in Cina. «Jeep e Alfa sono i due marchi davvero globali di Fiat-Chrysler», ha sottolineato l'ad. Oltre alla nuova Fiat Viaggio, la joint venture tra Fiat Chrysler e Gac porta sul mercato cinese anche il crossover Fiat Freemont e la Fiat 500, nelle versioni Fiat 500C e - soprattutto - Fiat 500 by Gucci, presentata da Lapo Elkann giovedì scorso. A parte le vetture destinate al grande pubblico la prima giornata del Salone dell'Auto di Pechino è stata l'occasione per l'ad della Ferrari (controllata da Fiat) Amedeo Felisa, di ricordare l'importanza della Cina per la Casa di Maranello, che nel 2011 è cresciuta più di quanto abbia fatto il mercato: «Nella grande Cina l'anno scorso abbiamo raggiunto 500 vetture con una crescita del 75% rispetto al mercato di riferimento che è cresciuto intorno al 65% - ha affermato Felisa -. La grande Cina è diventata il secondo mercato nel mondo per la Ferrari». Incontrando la stampa cinese, Felisa ha ribadito il ruolo fondamentale del Paese per il Cavallino Rampante: «Quest'anno festeggeremo 20 anni dalla prima vettura venduta a Pechino. Per celebrare questo traguardo nel mese di maggio si aprirà a Shanghai, presso l'Italia Center dello Shanghai World Expo Park, una grande mostra permanente dedicata alla Ferrari dove presenteremo anche una serie speciale della 458 Italia con una speciale livrea contraddistinta dal caratteristico elemento cinese del "Longma", il leggendario dragone-cavallo, che simboleggia perfettamente la cultura cinese e il Marchio della Ferrari. In mainland China - ha concluso Felisa - la Ferrari ha una rete di 15 dealer che diventeranno 20 entro la fine del 2012» Ma non è solo la Cina nel mirino commerciale della casa torinese. Anche in Russia, infatti, l'attivismo di Marchionne sta portando frutti. Sarà firmato a giugno, nell'ambito del Forum economico internazionale di San Pietroburgo (21-23), il memorandum tra gli amministratori della città di San Pietroburgo e la Fiat per la costruzione nell'antica capitale degli zar di un nuovo impianto per l'assemblaggio di Jeep. La notizia è stata lanciata da alcuni media russi, facendo riferimento ad Alexiei Cickanov, presidente della commissione investimenti comunale. Dalla fabbrica dovrebbero uscire 120 mila mezzi all'anno. Per costruirla, il Lingotto acquisterà un'area di 100 ettari da società Start development, ha reso noto il suo vicedirettore Simion Smushkin. Ma prima, ha precisato Cickanov, il governo di San Pietroburgo dovrà cambiare la destinazione d'uso dell'area, attualmente agricola: un'operazione prevista per fine anno. L'impianto sarà realizzato entro la fine del 2014.

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