Crollo delle immatricolazioni Fiat in Europa (-25,8%)
Amarzo sono scese del 25,8% rispetto a marzo 2011 a 81.469 unità, per una quota di mercato in flessione al 5,4% dal 6,8%. A febbraio il calo è stato del 16,5%. Nei soli 27 Paesi dell'Unione europea, le consegne sono calate del 7%, con un -26,1% per il gruppo Fiat (quota al 5,5% contro il 6,9% di un anno prima). Il Lingotto fa peggio rispetto al trend del mercato europeo che ha visto una contrazione delle vendite del 6,6% annuo a 1.499.380 unità. Nel trimestre il gruppo torinese ha venduto in Europa 217.434 unità, in flessione del 20% rispetto alle 271.741 dello stesso periodo di un anno fa. Riguardo ai singoli marchi del gruppo torinese, Fiat ha immatricolato a marzo in Europa 58.480 unità, in calo del 27,1% rispetto ad un anno fa. Lancia-Chrysler ha venduto 9.268 vetture, in flessione del 12,9% rispetto a marzo 2011, Alfa Romeo ha immatricolato 10.159 unità, in calo del 37,6%. In controtendenza il marchio Jeep che il mese scorso ha venduto in Europa 2.876 unità, in rialzo del 56,5% rispetto ad un anno fa. Tra i mercati più importanti, l'aumento delle vendite di Fiat in Germania (+2,9%), nel Regno Unito (+2,4% a marzo e +5,3% nel primo trimestre) e in Spagna (+3,1% a marzo e +3,6% nel trimestre). Infine, precisa il Lingotto, i marchi di lusso e sportivi Ferrari e Maserati hanno immatricolato complessivamente 566 vetture a marzo e 1267 nel progressivo annuo. All'origine del crollo delle immatricolazioni c'è secondo la spiegazione fornita dalla Fiat, «lo sciopero dei servizi di autotrasporto vetture in Italia che ha comportato la chiusura momentanea degli stabilimenti». Dati alla mano «sono circa 12 mila le immatricolazioni perse sul mercato europeo, che verranno recuperate».