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A Roma sconti Imu per le seconde case

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Veduta dall'alto della capitale

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La missione è ardua ma non impossibile. Si lavora a ritmo forzato in Campidoglio per arginare gli effetti devastanti della nuova imposta sugli immobili che solo a Roma porterebbe a un gettito di circa due miliardi di euro. Risorse ingenti sborsate dai cittadini e sui quali il Pdl prova più di un imbarazzo. Soprattutto nella Capitale dove la "mazzata" fiscale inciderà, a torto o a ragione, sulla campagna elettorale dell'anno prossimo. Un quadro ben chiaro agli eletti nell'Assemblea capitolina e al sindaco Alemanno, impegnati in questi giorni alla stesura finale della manovra di bilancio previsionale 2012. Quella, appunto che prevede l'introduzione dell'Imu e che porta le aliquote al 5 per mille per la prima casa e al 10,6 per mille (il massimo consentito) per le seconde case e tutte le altre tipologie di immobili. In una città come Roma la "seconda casa" coincide per la maggior parte dei casi nell'abitazione destinata ai figli. «L'attuale normativa prevede sconti per chi ha i figli in casa ma non per chi ha  figli che vivono nella seconda abitazione di famiglia - spiega il presidente della commissione Bilancio di Roma Capitale, Federico Guidi (Pdl) - un particolare questo che non ci sentiamo di trascurare, così abbiamo preparato un emendamento che prevede di fissare al 5 per mille, ovvero all'aliquota prevista per la prima casa, anche quella per la seconda nel caso in cui questa sia abitata da un figlio. Allo stesso modo abbiamo previsto di inserire agevolazioni o se possibile l'esenzione, per i padri separati. Sono decine di migliaia gli uomini che lasciano l'abitazione all'ex moglie e che si ritrovano a dover pagare un mutuo per una casa in cui non abitano e nello stesso tempo a vivere in un'abitazione dove si pagano le tasse a pieno carico. Stiamo inoltre lavorando su altre situazioni disagiate, ad esempio per le persone affette da malattie gravi, come la sclerosi multipla. Anche in questo caso vorremmo introdurre agevolazioni ed esenzioni esplicite». Due aspetti sostanziali se si vuole dare un aspetto "umano" a una riforma fiscale che non piace a nessuno, soprattutto a chi vive a stretto contatto con il territorio e tra un anno si ritroverà a chiedere il rinnovo del proprio mandato elettorale. L'intenzione è buona ma la sua realizzazione appare complessa. Il parere del Dipartimento capitolino alle Politiche economiche è stato chiaro: agevolazioni ed esenzioni vengono stabilite dalla legge nazionale. In Campidoglio però non ci si arrende e si è chiesto un parere all'Agenzia delle Entrate. «Tecnicamente - continua Guidi - provvedimenti simili potrebbero essere impugnati davanti al Tar ma il Campidoglio può decidere di introdurre delle agevolazioni, come del resto abbiamo fatto con il quoziente familiare. Il problema è che il governo richiede quell'introito e dunque Il Comune dovrebbe trovare risorse proprie per coprire la differenza». Un'impresa difficile ma non impossibile. Del resto l'amministrazione Alemanno ha già varato una riforma simile, quella del quoziente familiare che, per la prima volta in Italia, introduce sconti in base a criteri che tengono conto della composizione del nucleo. Si è innalzata l'età dei figli a carico, fino a 26 anni, e si tiene conto anche della presenza di persone disabili o anziani a carico. In base a questi, e altri, criteri viene rimodulato il reddito Isee e dunque sconti e agevolazioni consentite. L'intento è quello di applicare un modello simile anche all'imposta municipale sugli immobili. A Roma, infatti, i proprietari di casa risultano i più penalizzati d'Italia. L'imposta sulla prima casa avrà un costo medio stimato di circa 1.200 euro; quella sulla seconda di circa 3.000 euro. Un salasso, a dir si voglia, anche spalmato in tre rate. Un conto che se i cittadini saranno costretti a pagare già da giugno, i politici se lo ritroveranno paro paro nelle urne. A partire dalle amministrative del 6 e 7 maggio, dove sono chiamati al rinnovo migliaia di comuni fino alla partita più "grossa" dell'anno prossimo. E si giocherà proprio a Roma. Nella primavera del 2013.

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