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Benetton: la nostra quota pari al 5,10% non è cedibile

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Benetton,che da circa un lustro è socio del gruppo che controlla il corriere della sera con una posizione esterna la patto di sindacato, osserva da lontano i cambiamenti intercorsi in pochi giorni in Rcs, con la riduzione dei membri del cda, il cambio ai vertici, l'uscita dal patto del socio Della Valle e la successiva operazione di rafforzamento di un altro azionista importante come Giuseppe Rotelli che ha quasi raddoppiato a 16,55% la sua partecipazione rilevando la quota dei toti. Al di fuori del patto rimangono quindi la Pandette di Rotelli, primo azionista di Rcs, la Edizione dei Benetton e la Dorint di Della Valle che ha «liberato» le azioni dai vincoli parasociali. In attesa dell'assemblea degli azionisti del 2 maggio e della scelta del nuovo amministratore delegato, il titolo prosegue il suo trend al rialzo segnando ieri un nuovo massimo a 0,882 euro. Intanto la Proto Organization Ltd «ha raggiunto quasi l'1% di Rcs». «Puntiamo ad arrivare almeno al 2% nel giro di pochi giorni e poi presentare comunicazione in Consob», asserisce Alessandro Proto, Ceo della società. «Visto l'andamento del titolo in questi giorni - continua Proto - e le elezioni politiche che si avvicinano siamo sempre più convinti che entrare in Rcs sia un ottimo investimento sotto tutti i punti di vista, compreso il fatto che anche i soci storici non vogliano vendere ma, anzi, proclamano la compattezza del patto di sindacato».

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