Napolitano: bisogna agire per la crescita
Il quadro internazionale ed europeo in cui è collocata l'Italia è "preoccupante" per un "ritorno del clima invernale sui mercati". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della presentazione del progetto "Energie per il sociale", presentato al Quirinale dal Gestore Servizi Energetici, alla presenza del ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera e del ministro dell'Ambiente Corrado Clini. Il capo dello Stato ha auspicato che il miglioramento del quadro economico e finanziario possa avvenire in breve tempo, sottolineando come sia "ancora aperto il grande problema del consolidamento fiscale, del riequilibrio della finanza pubblica, nonostante questo problema sia stato energicamente affrontato soprattutto dal governo in carica". MERCATI C'è un breve ritorno di un clima piuttosto invernale, anche nei mercati e speriamo che possa essere rapidamente superato» ha aggiunto il capo dello Stato, con un riferimento al rialzo dello spread e ai segni negativi della Borsa. LAVORO «C'è urgente bisogno di dare maggiore attenzione al disagio sociale che risulta chiaramente dai dati», e che coinvolge la famiglia, i nuovi poveri e i giovani non occupati ha spiegato ancora Napolitano che poi ha detto che si tratta di un fenomeno che «non può non allarmarci». Pertanto, «se ne tenga conto in Parlamento al momento in cui si discuterà la riforma del mercato del lavoro». Questo dovrà essere «trasparente, efficiente e regolato per creare le condizioni per una maggiore occupazione tra i giovani». LA CRESCITA Il presidente ha anche spiegato che non è sufficiente «l'invocazione un po' fastidiosa e vacuamente polemica della crescita come se ci fosse sordità su questo, come se fosse chiuso il capitolo del rigore finanziario». Il capo dello Stato, infatti, ricorda che «il grande problema del consolidamento fiscale non è superato, per quanto » sia stato «energicamente affrontato da questo Governo il tema del risanamento e dell'equilibrio delle finanze pubbliche». Il problema non è solo italiano, e secondo Napoletano può essere risolto solo «con una molteplicità di azioni» e soprattutto «non c'è crescita che non sia competitiva nelle condizioni nuove del mercato globale, non c'è crescita senza innovazione».