Conti a rischio per le scommesse della «Balena» sui Cds
Sonoalcune fonti bene informate sul mercato dei derivati a tracciare l'identikit della «Balena di Londra», l'operatore finanziario che ha preso posizioni così grandi sul mercato da scuotere i prezzi dei «credit-default swap», i derivati sul rischio default. Finendo per attrarre gli appetiti degli hedge fund che ora, fiutato il sangue, stanno prendendo posizioni opposte a quelle della banca d'investimento americana. Il caso della misteriosa «Balena» della City appare oggi sul Wall Street Journal e sulle principali agenzie. Gli investitori lamentano che le mega operazioni messe in piedi da questo singolo trader, specializzato negli indici sui «cds» relativi al debito delle società, stiano distorcendo i prezzi. Con danno per chi usa questi contratti come assicurazione dal rischio di default, anziché come scommessa. Dopo giorni di sussurri e indiscrezioni, il nome di Iksil compare ora ovunque. Sono sue le «posizioni lunghe», rialziste, sul debito societario che ora starebbero facendo girare in circolo alcuni squali della finanza speculativa. E c'è chi comincia a pensare che Jp Morgan, la banca uscita ancora più forte dalla crisi finanziaria degli Usa e il cui Ceo Jamie Dimon ama vantare un «bilancio -fortezza», questa volta potrebbe accusare il colpo, anche se le sue scommesse sarebbero in parte coperte da contratti-paracadute. Vari analisti che monitorano i conti della banca si sono detti ignari delle scommesse, fatte da Iksil nel recinto privilegiato del «chief investment office» che ha in mano la tesoreria e le mega-riserve della banca. Jp Morgan, che non commenta lo specifico delle transazioni, si limita a dire che «i risultati sono pubblicati nelle relazioni trimestrali, e sono del tutto trasparenti».