Mediaset dice addio al Grande Fratello.

Ilgruppo del Biscione ha infatti ceduto sul mercato circa il 6% del debito senior di Endemol, pari alla totalità della quota detenuta dal gruppo olandese creatore del famoso «reality show». Ieri la vendita è stata comunicata in una nota. Il colosso italiano delle televisione esce così definitivamente da un laboratorio che ha fatto nascere, tra gli altri, programmi cult come il «Grande fratello» e «Chi vuole essere milionario», trasmessi dalla stessa Mediaset, o come «Che tempo che fa», «La prova del cuoco» e «Affari tuoi» della Rai. La mossa è stata apprezzata sia dalla Borsa sia dagli analisti finanziari, secondo i quali in questo momento per il gruppo televisivo guidato da Fedele Confalonieri e Pier Silvio Berlusconi incassare liquidità è utile sia per pensare a nuovi investimenti, sia per fronteggiare un momento difficile per il mercato pubblicitario. In Piazza Affari il titolo Mediaset per tutto il giorno ha viaggiato su rialzi tra i due e i quattro punti percentuali, per chiudere con una limatura dello 0,39% a 2,03 euro, facendo molto meglio rispetto al listino generale. Forti gli scambi, per un totale di 13,7 milioni di azioni (pari a oltre l'1% del capitale) contro gli 8,5 milioni della media quotidiana dell'ultimo mese. Il gruppo del Biscione rimane ora cliente «puro» di Endemol - con la possibilità di contrattare più liberamente i prezzi dei format - e non deve segnare perdite in bilancio, avendo già azzerato il valore della partecipazione nel 2010, quando aveva capito che l'esperienza non avrebbe avuto successo. Tutto era iniziato nel 2007, quando Mediaset con Goldman Sachs e Cyrte aveva rilevato il gruppo olandese al picco del mercato per 2,6 miliardi di euro, ma l'indebitamento negli anni è arrivato oltre i 2 miliardi, con una gestione che non ha saputo fronteggiare la crisi mondiale e un business della televisione generalista diventato maturo. Dopo l'accordo di inizio anno per la conversione del debito in azioni, a comandare erano coloro che questo debito nel frattempo l'avevano rastrellato sul mercato, come gli «hedge fund» Apollo e Centerbridge, seguiti da Royal Bank of Scotland e Lehman Brothers, e dai soci originari Goldman Sachs e Cyrte, società che fa riferimento al fondatore.