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Mps al lavoro su nuovo cda e costi

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Isoci stilano le liste di minoranza in vista dell'assemblea. Si chiude lunedì

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Echiusi con un rosso di 4,6 miliardi di euro dei quali cui 4,47 per rettifiche di valore dell'avviamento e degli intangibili, il Monte dei Paschi di Siena volta pagina. La linea di comando che lavora ormai da qualche mese per la razionalizzazione della banca ha messo a segno un importante tregua con i sindacati in vista della manovra taglia-costi da 80 milioni di euro. Il tutto mentre sul fronte proprietario le diplomazie, in primis quelle della famiglia dei neo-azionisti Aleotti, sono a lavoro per sciogliere il rebus liste che dovranno essere depositate entro lunedì prossimo in vista dell'assemblea per il rinnovo dei vertici del 27 aprile. Ieri il direttore generale del Monte, Fabrizio Viola, ha ricevuto le rappresentanze di categoria per far luce sul piano. Il banchiere avrebbe, quindi, sgombrato il campo da equivoci, garantendo che sul tavolo non c'è l'ipotesi di licenziamenti collettivi. Per questo motivo i sindacati hanno fatto sapere che ci sono «i presupposti per una sospensione delle iniziative di lotta indette», tra cui gli scioperi, e la possibilità di proseguire il confronto con il Monte. Sullo sfondo, poi, ci sono i soci di minoranza. I legali stanno lavorando infatti per la messa a punto delle liste di candidati per i sei posti a loro riservati in Cda. Dopo la formazione presentata dalla Fondazione, che nominerà sei consiglieri capitanati da Alessandro Profumo come presidente al posto di Giuseppe Mussari, adesso la parola spetta alla famiglia Aleotti - da una settimana azionista col 4% -, Unicoop Firenze (2,42%) e Axa (2,05%). L'ipotesi su cui si sta lavorando i legali sarebbe quella di fare una lista unica. Alla famiglia Aleotti dovrebbe andare la vice-presidenza così come lo è stato fino a pochi mesi fa per Francesco Gaetano Caltagirone quando possedeva una quota analoga. Intanto, in Borsa il titolo ha continuato a perdere quota (-1,65% a 0,31 euro) anche se ieri mattina per la forza degli scambi il titolo è stato posto in asta in liquidità con un rialzo teorico dell'1,43%. Molto elevato il numero di trattative: in meno di un'ora sono passate di mano più di 130 milioni di azioni Mps (pari a oltre l'1% del capitale), contro una media quotidiana dell'ultimo mese di Piazza Affari di 258 milioni di pezzi. Nessun commento è arrivato dal presidente Mussari che giovedì non aveva partecipato alla presentazione dei risultati alla comunità finanziaria per impegni come presidente dell'Abi.

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