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Piazza Affari affonda e perde il 3,3% ritorna la paura sui mercati europei

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Borse, un trader in piazza Affari a Milano

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Torna la tensione sui mercati: colpa dei timori di Standard & Poor's sull'efficacia del piano di salvataggio della Grecia, con effetti a catena che hanno portato al ritorno della speculazione sui titoli di Stato italiani a spagnoli. Ma soprattutto sul timore di una ristrutturazione del debito della Spagna, oggi alle prese con uno sciopero generale contro gli interventi di tagli e riforme, e del Portogallo nonostante le rassicurazioni date oggi da Lisbona sul raggiungimento degli obiettivi di deficit senza nuove manovre di austerity. Risultato: spread Btp-Bund ancora in rialzo tocca quota 345, per poi attestarsi a quota 340, e tutte le Borse europee deboli, con Piazza Affari di gran lunga peggiore del Continente, affossata (-3,3%) soprattutto dai titoli bancari. Certo al mercato azionario italiano non hanno fatto bene le stime Ocse e anche la previsione del Governo di recessione che proseguirà per tutto l'anno. Secondo il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, in audizione "ufficiale" alla commissione Bilancio della Camera, in Italia si è anche «creato un vero e proprio credit crunch», mentre l'Organizzazione dei Paesi occidentali stima per il nostro Paese una contrazione del Pil dell'1,6% nel primo trimestre 2012 e dello 0,1% nel secondo. Negli Usa è invece prevista una crescita del 2,9% nel primo trimestre e del 2,8% nel secondo, mentre per i tre principali Paesi Ue (Germania, Francia e Gran Bretagna) la stima è, in media, di una contrazione dello 0,4% seguita da un rimbalzo dello 0,9%. E in Europa la disoccupazione rimarrà sempre forte.Un quadro che si è trasferito parzialmente sulle Borse: Wall street, in attesa del nuovo discorso del presidente della Fed Bernanke, si è mossa debole in tutta la prima parte della sua seduta, mentre le piazze finanziarie del Vecchio continente hanno chiaramente subito il colpo. L'indice Stoxx 600, che fotografa l'andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, ha ceduto l'1,27%, con Stoccolma che ha perso il 2,36% mentre Parigi e Francoforte sono scese di circa un punto e mezzo. Molto peggio è andata per Milano, che ha pagato anche questioni 'localì come gli scivoloni di Monte dei Paschi che ha perso oltre il 10% dopo i dati 2011 e della galassia Ligresti, cedendo il 3,30% finale, che ha portato l'indice Ftse Mib sotto la quota dei 16mila punti. A Milano è quindi servita a poco l'asta con domanda altissima attraverso la quale il Tesoro ha collocato 2,5 miliardi di euro di Btp quinquennali, con tasso in leggerissimo calo. Così lo spread Btp-Bund ha proseguito nel suo lento rialzo, chiudendo a 340 punti base e con il rendimento del decennale italiano al 5,21% che corrisponde a un aumento di 10 punti base contro la crescita di 13 'basis point' per gli omologhi prodotti spagnoli, che hanno chiuso la giornata sul mercato dei titoli di Stato a un rendimento del 5,46%. Su tutto ha pesato il report di S&P sulla Grecia che, secondo l'agenzia di rating, potrebbe avere bisogno di un'altra ristrutturazione del debito. L'allarmismo si è così riacceso sulla Spagna, ferma per lo sciopero generale contro la riforma del lavoro, anche se la Borsa di Madrid ha chiuso senza troppi problemi con un calo inferiore al punto percentuale. Leggera contrazione per l'euro, che secondo le quotazioni di riferimento della Bce, ha 'chiusò a quota 1,32 sul dollaro contro il precedente livello di 1,33.  

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