L'ad Cucchiani fa pulizia nei conti di Intesa SanPaolo
Ilnuovo Ceo della banca inaugura la sua stagione alla Cà de Sass con una maxi-svalutazione su avviamenti per ben 10,23 miliardi, che si traducono con una perdita in bilancio da 8,19 miliardi di euro. Il tutto garantendo, però, la distribuzione di un dividendo «floor» agli azionisti, ai quali andranno 5 centesimi per azione che verranno attinti dalle riserve della banca. Si tratta di «un'operazione di massima trasparenza» e dall'«impatto puramente contabile» ha spiegato a più riprese il successore di Passera. Cucchiani ha precisato infatti che le svalutazioni sul goodwill sono soprattutto operazioni carta contro carta (ovvero scambio di azioni), come la fusione tra Banca Intesa e il San Paolo, l'acquisto di Cari Firenze e della controllata in Egitto, Bank of Alexandria. Nel calderone ci sono inoltre 700 milioni di «oneri non ricorrenti», di cui 400 per titoli di greci, 150 per la definizione di alcune controversie con l'Agenzia delle Entrate e altri 120 per la svalutazione della partecipazione nella holding di controllo di Telecom Italia, Telco. «I risultati - ha aggiunto il top-manager arrivato da Allianz - sono brillanti, la banca è ben posizionata per cogliere le sfide future e tutte le opportunità che si dovessero presentare» anche se gli obiettivi quantitativi del gruppo indicati nel piano al 2015 andranno rivisti. Ferma restando però la priorità di mantenere alti i coefficienti patrimoniali sopra la soglia del 10% (Core Tier1), ovvero sui livelli attuali. Alla luce di tutto questo il consiglio di gestione ha deciso di proporre all'assemblea del 30 aprile un dividendo di 5 centesimi (sia ordinarie che risparmio) per un totale di 822 milioni di euro. Mentre per i prossimi anni «ci impegneremo a superare le aspettative» e «a remunerare il capitale e gli azionisti». Iconti normalizzati di Intesa Sanpaolo esprimono una tenuta dei ricavi. I proventi nel corso dell'anno sono ammontati a 16,78 miliardi (+1,5%), mentre nell'ultimo trimestre sono cresciuti dell'1,6% a 4,26 miliardi. La manovra-Cucchiani è stata approvata dalla Borsa che ha spinto il titolo in forte rialzo (+4,01% a 1,55 euro), accompagnate dalle risparmio che sono balzate del 9,11% a 1,35 euro in scia alle dichiarazioni del Ceo che ha lasciato intendere, durante la conference call con gli analisti, qualche riflessione per la loro eventuale conversione.