Air France fa rotta su Alitalia Un piano per rilevarla senza cash
Loafferma «La Tribune» on line, secondo cui il gruppo francese deve necessariamente iniziare il suo piano di rilancio per aumentare il valore del titolo. L'operazione Alitalia è «una delle preoccupazioni principali di Jean-Cyril Spinetta», numero uno della compagnia francese, che è anche azionista col 25% di quella italiana. Gli investitori italiani, sollecitati dall'ex governo Berlusconi a salvare la compagnia aerea nazionale, saranno liberi dal 13 gennaio del 2013 di vendere le loro quote. Intanto ieri il ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda, in un question time alla Camera, ha chiarito la questione del monopolio della compagnia aerea sulla tratta Milano-Roma. «A Linate sono in possesso di slot diversi vettori sia nazionali che comunitari. Considerato che non ci sono limitazioni nel numero dei collegamenti operabili fra Fiumicino e Linate, i vettori in possesso di slot possono operare liberamente sulla rotta in questione entro il limite dei movimenti orari previsti per lo scalo milanese», cioè 18. Giarda ha sottolineato che «in particolare Alitalia-Cai può usufruire delle bande orarie precedentemente assegnate ad Alitalia e Air One. Infatti i regolamenti prevedono la riassegnazione degli slot in dotazione qualora i medesimi siano utilizzati nell'anno precedente in misura pari ad almeno l'80 per cento». Il ministro ha poi rilevato che «è in corso di approfondimento una proposta di regolamentazione del Parlamento europeo e del consiglio intitolata regole comuni per l'allocazione degli slot negli aeroporti dell'Unione europea». Ha quindi reso noto che «i rappresentanti di Enac, Enav, Assoaeroporti, Assoclearance, Assaereo e Ibar si sono riuniti al ministero delle Infrastrutture per un esame delle problematiche connesse alle proposte di modifica dei regolamenti comunitari volte a garantire una maggiore concorrenza nella gestione delle tratte aeree». Intanto Adr, società di gestione degli aeroporti di Roma Fiumicino e Ciampino, avvia il progetto di societarizzazione delle attività di Direct Retail (gestione dei negozi Duty Free e Duty Paid dentro gli aeroporti). Il progetto prevede la creazione della società Adr Retail che opererà sugli otto negozi GoodBuy Roma, per una superficie totale attualmente pari a circa 3.100 mq. Nel 2011 le attività di Direct Retail hanno impegnato un organico di quasi 250 dipendenti e generato un fatturato di circa 92 milioni di euro con un margine operativo lordo di 37 milioni di euro. Il progetto di crescita si inquadra nell'ambito del Piano di Sviluppo 2012-2044, che prevede investimenti per 12,1 miliardi di euro, di cui 2,5 nei prossimi dieci anni e la generazione di 30.000 posti di lavoro nel breve-medio periodo.