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Unrae: crollo del mercato A rischio 10mila posti

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L'allarmeè stato lanciato dal direttore generale del'Unrae, Romano Valente che ha precisato come «le reti ufficiali di vendita perderanno quest'anno circa 350 mandati e con essi circa 7 mila addetti dei concessionari. Considerando poi le necessarie riorganizzazioni anche nelle concessionarie virtuose, l'Unrae stima un totale di 10 mila persone che perderanno il lavoro». Alla fine dell'anno il mercato dell'auto in Italia potrebbe crollare del 22% rispetto al 2011, a 1.370.000 immatricolazioni. Se il trend di gennaio e febbraio dovesse continuare su questa strada il mercato cadrà del 30% rispetto al 2010 e del 37% nel confronto con il 2009. Il calo delle immatricolazioni significa un minor introito per le Casse dello Stato pari a circa 2,3 miliardi di euro di Iva e una diminuzione del fatturato per le aziende di 13 miliardi. «Il crollo della domanda, e quindi delle vendite di nuove auto, porterà con sè minori investimenti pubblicitari, impattando negativamente sulla carta stampata ed è ipotizzabile anche un minor interesse per i giornali che trattano di automobili». L'Unrae chiede al governo incentivi e cancellazione del superbollo per le auto di lusso. «La lotta indiscriminata alla ricchezza - spiega Valente - sta generando la vendita delle auto di lusso, che prendono la via dell'est europeo». «Per le famiglie e i giovani - ha aggiunto - chiediamo al governo un piano triennale di agevolazioni in linea con gli obiettivi dell'Europa sull'abbattimento delle emissioni di CO2, con tre livelli di sostegno all'acquisto con alienazione di vetture con oltre 10 anni di età».

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