Spuntano altri pretendenti per Mps Malacalza e veneti in corsa
Trale new entry nella lista dei pretendenti ci sono infatti la famiglia Malacalza e gli imprenditori del Nord Est. Le indiscrezioni non riguardano però solo i nuovi soci ma anche la lista dei candidati per la presidenza della banca, dove il nome di Alessandro Profumo riscuote consensi, anche se si è aggiunto, quello di Carlo Salvatori. Una miscela perfetta di rumors che ha portato per il titolo in Borsa un'altra giornata brillante, con un balzo dell'8% in apertura, che solo l'andamento negativo del mercato ha frenato. Forti gli scambi, pari al 3,2% del capitale, mentre il titolo ha chiuso in aumento dell'1,6% a 0,39 euro dopo aver toccato un massimo di oltre 5 punti avvicinandosi alla soglia dei 0,44 euro, il valore dell'aumento di capitale della scorsa estate. Un livello che, se mantenuto, potrebbe rendere più facili le trattative della Fondazione con le banche creditrici. L'Ente ha deciso nei giorni scorsi di scendere sotto il 50% e cedere il 15% della banca, operazione che sta concretizzando in questi giorni e che sembrerebbe configurasi in uno «spezzettamento» a più soggetti. Il dossier Mps approda così sul tavolo della famiglia Malacalza. Secondo quanto confermato in ambienti vicini al gruppo genovese in questi giorni ci sono stati contatti tra gli advisor della Fondazione Mps, Rothschild e Mediobanca, per proporre l'acquisto di una parte del pacchetto del 15% in via di dismissione. Gli stessi consulenti starebbero provando poi con altri potenziali investitori - si dice imprenditori del Nord Italia - oltre ai fondi Equinox (Salvatore Mancuso) e Clessidra (Claudio Sposito) che già si sono detti pronti a scendere in campo. L'ingresso di nuovi soci si intreccia invariabilmente con la futura governance dell'istituto che vedrà cadere il monopolio della Fondazione. Per questo, dopo Viola, e in nome della discontinuità chiesta dal sindaco Ceccuzzi e da una fetta delle forze politiche il nome di Profumo, manager dotato di forte personalità e indipendenza è sempre il più quotato. L'ex ad di Unicredit potrebbe poi con il suo arrivo riscuotere molta credibilità fra gli investitori stranieri. Sulla stampa circola però il nome dell'ex presidente di Unicredit Carlo Salvatori, in corsa in questi giorni peraltro per la presidenza della parmense Stt, la società controllata dal Comune di Parma in forti difficoltà. A dare una mano all'istituto di credito senese (e alla Fondazione) comunque c'è ora anche l'andamento dello spread e il generale miglioramento del quadro europeo. L'autorità europea Eba infatti, che dovrà valutare a fine mese il piano di rafforzamento del capitale messo a punto da Mps, potrebbe essere meno stringente considerata la ripresa di valore dei titoli di stato in portafoglio e diversi segnali di stabilizzazione dei mercato.