Piazza Affari debole. Spread a quota 363
Le Borse europee ampliano le loro perdite, dopo che il G20 ha chiesto all'Europa di rafforzare il suo "firewall", le barriere anticisi. A Londra l'indice Ftse 100 arretra dello 0,84%. A Milano l'Ftse Mib cede l'1,27% e a Francoforte il Dax perde l'1,39%. Giu' dell'1,33% il Cac 40 di Parigi. Madrid cala dello 0,65% e Atene avanza dello 0,67%. Si conferma debole Piazza Affari nella prima mezzora di contrattazioni. Il Ftse Mib cede l'1,27% a 16.277 punti, con il listino delle blue chips quasi completamente in rosso. Fa eccezione Impregilo (+3%) dopo l'accordo tra Gavio e Benetton che fa del gruppo di Tortona il primo azionista al 29,9%. Atlantia (guadagna lo 0,55%) e tra le società del gruppo Gavio, Sias sale dell'1,66%, mentre Astm cede lo 0,28%. Ancora sospesa per eccesso di rialzo Premafin (+15,48% il teorico), mentre scivolano Fonsai (-1,9%) e Milano Assicurazioni (-3,17%) a differenza di Unipol, invariata. Si mantiene sopra il prezzo dell'Opa proposto da Edf (0,84 euro) Edison (+0,29% a 0,85 euro), dopo che la Consob ha lasciato intendere venerdì scorso di valutare una possibile richiesta di rialzo del prezzo. Frenano le banche, da Ubi (-4,85%), Mps (-4,59%) e Banco Popolare (-3,3%) a Bpm (-2,01%), Unicredit (-1,64%) e Intesa Sanpaolo (-2,42%). Apertura di giornata stabile per lo spread fra Bund tedeschi a 10 anni e gli equivalenti Btp, che al momento si attesta a 363 punti, con un un rendimento dei nostri titoli a dieci anni pari al 5,51%.