Confcommercio: l'impatto della crisi colpisce tutti i negozi nel 2011
La crisi dei consumi ha un impatto negativo su tutti i negozi, piccoli e grandi. Lo sottolinea la Confcommercio dopo i dati Istat sulle vendite al dettaglio. "La riduzione particolarmente significativa - affermano i commercianti - dei valori e dei volumi acquistati segnala con tutta evidenza non solo lo stato di estrema difficoltà in cui versano i consumi delle famiglie, ma anche come questo ridimensionamento della domanda abbia coinvolto in modo abbastanza diffuso le diverse tipologie distributive e i singoli segmenti di consumo, con una riduzione del fatturato nel 2011 sia per le piccole sia per le grandi superfici". "In ogni caso - secondo Confcommercio - si tratta di dati che, pur certificando la profondità della crisi, che ha portato le famiglie a ridimensionare i consumi anche in un mese come quello di dicembre, tradizionalmente il più importante dell'anno in termini di fatturato per molti comparti, indicano in modo inequivocabile come questa situazione non abbia assunto i toni apocalittici che spesso vengono usati con grande enfasi da alcune organizzazioni, come è accaduto in occasione del Natale". PREVISIONI NERE DEL CODACONS Il ribasso delle vendite al dettaglio registrato dall'Istat "è la prova evidente di come le famiglie siano stremate, e reagiscano alla situazione economica negativa riducendo i consumi". È quanto sostiene il Codacons, che con il presidente Carlo Rienzi aggiunge: «Il calo delle vendite del 2011 è un dato molto preoccupante, che dimostra come il potere d'acquisto dei cittadini sia in picchiata libera". E per il Codacons "purtroppo, nel 2012 andrà ancora peggio". Secondo Rienzi, infatti, "la crisi che ha investito il paese, la scarsa fiducia nel futuro e i provvedimenti lacrime e sangue varati dal Governo, porteranno ad un ulteriore calo delle vendite, che al contrario andrebbero incentivate, e ad un danno enorme per l'intera economia nazionale".