Imu alla Chiesa per abbassare le tasse
Il governo ha presentato un emendamento al Decreto sulle liberalizzazioni "in merito all'esenzione dall'imposta ICI/IMU di cui beneficiano gli enti non commerciali". Lo comunica una nota di palazzo Chigi. "Le maggiori entrate" determinate dalla nuova norma sulle esenzioni dall'Imu "saranno accertate a consuntivo e potranno essere destinate, per la quota di spettanza statale, all'alleggerimento della pressione fiscale". E' quanto si legge in una nota della Presidenza del Consiglio. "Si sottolinea che l'emendamento determina effetti positivi sul gettito, anche alla luce del più efficace contrasto di fenomeni elusivi ed abusi che ne deriva", si legge nella nota di palazzo Chigi. "Tuttavia, in coerenza con il comportamento tenuto da questo Governo in casi analoghi - prosegue - non si ritiene opportuno procedere ad una quantificazione preventiva delle maggiori entrate. Queste ultime saranno accertate a consuntivo e potranno essere destinate, per la quota di spettanza statale, all'alleggerimento della pressione fiscale". L'emendamento al decreto sulle liberalizzazioni prevede "l'abrogazione immediata delle norme che prevedono l'esenzione per immobili dove l'attività non commerciale non sia esclusiva, ma solo prevalente". E' quanto si legge in una nota diffusa da palazzo Chigi. Resta "l'esenzione per gli immobili nei quali si svolge in modo esclusivo un'attività non commerciale": è quanto si precisa nel comunicato del governo che annuncia un emendamento per l'applicazione dell'Ici/Imu sugli immobili degli enti non commerciali e dunque anche della Chiesa.