Il made in Italy traina fatturato e ordinativi nel 2011
Dopoil 2010, infatti, anche lo scorso anno si conferma in crescita, sia per giro d'affari che per le commesse, anche se con ritmi in rallentamento. Le cifre registrate dall'Istat variano, e non di poco, a seconda se si guada al mercato interno o al di fuori dei confini nazionali. E i rialzi maggiori arrivano dall'estero, insomma è ancora una volta il Made in Italy a fare da ancora di salvezza dell'economia italiana. Inoltre, i tecnici dell'Istituto fanno notare come l'aumento del fatturato si spieghi, per larga parte, con l'incremento delle quotazioni. Guardando più da vicino i dati, i ricavi nella media del 2011 salgono del 5,6% (+9,8% nel 2010), trainati dalla performance ottenuta all'estero (+9,3%) e accresciuti dal surriscaldamento dei prezzi alla produzione, aumentati nello stesso periodo del 4,8%. Contribuisce a risollevare il livello del fatturato anche l'ultimo mese del 2011; dicembre, come atteso segna un rimbalzo congiunturale del 3,4%, dopo una serie di mesi di stallo, che fanno ancora sentire il loro peso sul quarto trimestre del 2011, risultato in discesa. Ma su base annua il giro d'affari risulta in netta risalita solo se si guarda al dato corretto per gli effetti di calendario (a dicembre 2011 si contano due giornate lavorative in meno rispetto allo stesso mese del 2010); per il fatturato grezzo l'Istat rileva addirittura un calo. Passando agli ordinativi, il guadagno accumulato nel 2011 è risultato pari al 5,9% (+13,8% nel 2010), grazie al + 10,5% ricavato fuori dai confini nazionali. Focalizzando l'analisi sull'ultimo mese del 2011 il cambio di passo su base mensile è evidente, ma il dato tendenziale è nettamente negativo (-4,3%), soprattutto a causa della caduta registrata dalla domanda interna. L'andamento per settore mostra come a dicembre, su base annua, sia fatturato che ordini abbiano subito dei crolli nel comparto della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica.