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Wind chiede più concorrenza sulla rete fissa

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Taleimpegno è necessario per raggiungere gli obiettivi dell'Agenda digitale Ue, in un contesto competitivo»: lo ha detto l'amministratore delegato di Wind Ossama Bessada (nella foto), vice presidente esecutivo per Nord America ed Europa di VimpelCom, in relazione all'audizione alla Commissione trasporti della Camera sulle reti di nuova generazione (audizione tenuta dal vice direttore generale di Wind, Romano Righetti). Bessada rileva infatti che, «a oltre 15 anni dalla liberalizzazione della telefonia fissa, l'ex monopolista continua ad avere però circa il 70% del mercato retail, e in questo difficile contesto competitivo l'incremento continuo da parte di Telecom Italia dei prezzi all'ingrosso dei servizi di accesso alla rete rame e le politiche di pricing aggressive anche oltre i limiti consentiti stanno riducendo significativamente la capacità di competere degli altri operatori, compromettendo seriamente il livello di concorrenza faticosamente raggiunto». L'ad ha ricordato che «Wind, secondo operatore Italiano nella telefonia fissa per numero di clienti e terzo principale operatore italiano nella telefonia mobile, ha investito per lo sviluppo e l'ampliamento della sua rete, sia fissa che mobile, circa 5 miliardi di euro dal 2005 al 2010.

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