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Serve un ritorno alla politica Quella seria

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Secondoil pensatore statunitense è necessario da ora a 5 anni abbassare i salari del 20% nei paesi meno competitivi. E la soluzione la trova nel ritorno a un po' di inflazione che consentirebbe agli Stati di abbassare il loro debito sovrano e dare competitività alle imprese che sopporterebbero un minor costo del lavoro. Tremonti nel suo ultimo e pregevole libro «Uscita di sicurezza» esprime una brillante e dotta analisi della situazione europea e trova l'uscita di sicurezza con soluzioni forse utopiche. Riguardo l'inflazione Tremonti ricorda che la Bce, che ha il controllo della massa monetaria, la cui dilatazione ne abbassa il valore, è mancante del vero potere che deve avere una Banca Centrale. Essere il garante di ultima istanza. Tornando alla inflazione l'ex Ministro afferma che «è difficile pensare che a salvarci (?!) arrivi una grande inflazione non voluta dalla Bce» ma soprattutto dalla Cina paese creditore della Europa. Sull'inflazione tutti sono concordi nel ritenerla un male tra i più maligni. Entra nei gangli vitali delle genti che, giorno dopo giorno, vedono erodere il valore del loro denaro. Il carrello, a parità di spesa, diviene sempre meno pieno. L'inflazione l'Europa l'ha avuta con l'entrata in vigore dell'euro che ha fatto lievitare, con l'eccezione forse della Germania, i prezzi. Gli statisti del nostro Paese hanno visto con favore l'introduzione dell'euro che ha conseguentemente ridotto i tassi di interesse. Il debito pubblico «costava di meno». Ha, però, ragione Tremonti quando dice che moneta unica non significa economia e politica unica. Da Davos, Draghi sostiene che il primo rimedio è ridare fiducia ai valori europei. Mi domando: esiste un valore europeo? Si discute di mercato e di economia sociale. Ma che cosa si vuole dire? Serve il ritorno alla politica, verso la quale c'è grande disaffezione. Questo è un male. Le ricette miracolistiche non risolvono i problemi. Occorre una politica etica ed intelligente senza homo homini lupus, con la demonizzazione dell'avversario. Bisogna essere gendarmi di noi stessi per evitare gli atteggiamenti polizieschi dei burocrati. I protagonisti devono essere i giovani che non godranno più di benessere a buon mercato. Ciò non toglie che devono partecipare. Con volontà e forza per costruire il loro futuro. Eliminando il deficit, soprattutto quello morale.

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