Nuova frontiera Biomasse vicino al geotermico
Utilizzareil calore proveniente dal sottosuolo anche quando le alte temperature in superficie ne riducono la forza. Dal solare alle geotermia sono solo alcuni dei fronti più avanzati su cui è concentrata la ricerca e l'innovazione di Enel Green Power, la società leader nella realizzazione di nuove tecnologie legate alle fonti naturali non inquinanti. Anche quando sono meno disponibili. È il caso dell'impianto per il solare a concentrazione «Archimede» realizzato a Priolo Gargallo, in Sicilia: che sia giorno o che sia notte «Archimede» produce energia senza interruzione utilizzando i sali fusi come fluido termovettore al posto dell'olio. O, ancora in Sicilia, a Catania, è il caso della fabbrica di pannelli fotovoltaici a film sottile, più avanzati tecnologicamente rispetto ai tradizionali pannelli al silicio, costruita da 3Sun, la joint venture tra Enel Green Power, Sharp e STMIcroelectronics. Ma anche sul fronte della geotermia gli investimenti in innovazione stanno dando importanti risultati: nel centro Enel Ricerca di Livorno è in fase di allestimento un impianto pilota capace di utilizzare acqua calda a temperatura inferiore ai 180° più efficiente del 15% rispetto a quelli tradizionali, mentre negli Usa, a Salt Wells, è nato il primo impianto ibrido al mondo che abbina solare e geotermia. Una nuova frontiera è in Toscana, dove Enel conta di abbinare un impianto a biomasse a una centrale geotermica nell'area di Larderello.