La Grecia affonda le Borse europee
Chiusura in calo per gli indici di Piazza Affari travolti da un'ondata di vendite sul comparto bancario. Il Ftse Mib ha perso l'1,36% a 16.427 punti e il Ftse All Share l'1,21% a 17.410 punti. In calo anche le altre borse europee, condizionate anche dalle incertezze e dalle tensioni sul salvataggio della Grecia. BANCHE IN ROSSO Seduta no per il comparto del credito: UniCredit e Ubi hanno perso entrambe il 4,7 per cento, al fianco di Bper (-4%), Banco Popolare (-3,7%) e Intesa SanPaolo (-3,5%). Non è andata meglio alla Bpm (-2,3%) e Mediobanca (-2,6%). IMPREGILO, SCOMMESSA RIASSETTO Il possibile riassetto in Impregilo mette le ali al titolo, che si è aggiudicato il podio del Ftse Mib con un balzo del 2,18% a 2,52 euro. Forti gli scambi con oltre 4,7 milioni di pezzi passati di mano pari all'1,17 per cento del capitale. Il mercato scommette sul futuro assetto di controllo con le famiglie di costruttori Gavio e Salini che si contendono il general contractor. PALLADIO FA VOLARE FONSAI Palladio irrompe nell'azionariato di Fonsai col 2,25% e in Borsa il titolo fa il botto: +10,12% con scambi pari al 5,2 per cento del capitale (ovvero 19,2 milioni di pezzi). Nella galassia Ligresti marcia indietro invece per Premafin che è scesa del 2,79 per cento. BENE TERNA E SNAM, DEBOLI ENI ED ENEL Tra i titoli a partecipazione statale hanno tenuto le quotazioni delle due utility Terna e Snam che hanno guadagnato, rispettivamente, lo 0,28 e lo 0,29 per cento, mentre hanno perso quota sia le Eni (-0,87%) ed Enel (0,92%). TIMORI PER LA GRECIA Le borse europee chiudono in calo a causa dei timori di un default della Grecia, che colpiscono soprattutto il comparto bancario. A tenere alta la tensione sono le spaccature interne al governo ellenico, che entro pochi giorni dovra' ottenere dal parlamento il via libera al durissimo piano di austerità necessario a ricevere i nuovi aiuti internazionali. In queste ore il partito di estrema destra Laos ha ritirato l'appoggio all'esecutivo e anche alcuni deputati socialisti non appaiono disposti a votare i provvedimenti. Il Dax di Francoforte cede l'1,41% a 6.692,96 punti, il Cac 40 di Parigi perde l'1,51% a 3.373,14 punti, l'Ftse 100 di Londra segna -0,73% a 5.852,39 punti, l'Ibex di Madrid lascia sul terreno l'1,18% a 8.797,1 punti. Tonfo di Atene, che scivola del 4,68%.