Luce delle stelle la sfida africana all'iPad
Ilnome è quanto mai ammiccante «Luce delle stelle» e il suo inventore è un informatico congolose Vérone Makou, 26 anni, consigliere per le nuove tecnologie della comunicazione del ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni di Brazzaville nella Repubblica del Congo. «È stato concepito in Congo, ma assemblato in Cina, per la semplice ragione che il Congo non ha un'industria adatta e per motivi di costi. Sul piano tecnologico, è equivalente a tutti quelli che si trovano sul mercato, ma ha un prezzo accettabile e relativamente basso rispetto alle tecnologie utilizzate» ha detto Makou, presentando il tablet a Cotonou nel Benin durante un giro di promozione del nuovo tablet. Come il suo diretto concorrente, quindi, è prodotto in Cina nuova frontiera dell'industria hi-tech. Sistema operativo Android (Gingerbread), il Way-C ha un profilo molto accattivante ed è abbastanza piatto e leggero. È lungo 19 cm, largo 17, spesso 1,2 e pesa 380 grammi: misure competitive rispetto all'iPad che risulta essere più ingombrante. Chi lo ha provato sostiene che funziona bene ed è a buon mercato: il costo si aggira sui 228 euro circa 300 dollari Usa. Da ieri è in vendita a Brazzaville e atteso entro la prima metà di febbraio in dieci paesi dell'Africa Occidentale, ma anche in Belgio, Francia e in India. Il prezzo a buon mercato, ha comportato diversi sacrifici: il tablet africano non ha per il momento la slot della scheda Sim e lo schermo è di appena 7 pollici: «Due pollici in più e il costo sarebbe salito di 80 dollari» ha spiegato il suo inventore dice Mankou che promette comunque un'autonomia della batteria da 6 a 10 ore. Way-C non è che l'ultimo di una serie di progetti per produrre oggetti tecnologici a basso costo così da provare a colmare il «digital divide». Poche settimane fa, ad esempio, aveva fatto notizia l'uscita di un pc a basso costo da 25 dollari prodotto anche questo in Cina.