Un 2011 d'oro per le due Fiat

Ilprimo esercizio contabile dopo la scissione, o spin off come identificato nel termine anglosassone, di un anno fa chiude con risultati oltre le attese. Sia la Fiat Spa, sia quella Industrial, hanno superato gli obiettivi indicati. Se le due società fossero ancora insieme il risultato della gestione ordinaria sarebbe pari a 4,1 miliardi di euro, il più alto della storia del gruppo. Profitti che Marchionne ha deciso di far ritornare sontto forma di cedola. Quaranta milioni di euro per gli azionisti con titoli privilegiati (0,217 euro) e di risparmio (0,217 euro). A bocca asciutta restano soltanto le azioni ordinarie della Spa. «È stato un anno eccezionale per il gruppo» ha commentato Marchionne, che dice di poter guardare «con serenità» a un 2012 difficile in Europa. I conti della Spa, che ha deliberato l'emissione di bond fino a 3 miliardi di euro da collocare presso investitori istituzionali, volano grazie a Chrysler per il periodo giugno-settembre: l'utile netto sale a 1,7 miliardi di euro, grazie a un miliardo di proventi netti atipici dovuti in gran parte alla valutazione della quota della casa di Detroit al momento del consolidamento. Senza la società americana sarebbe in pareggio. Aumentano anche i ricavi, pari a 59,6 miliardi di euro: qui il contributo di Chrysler è di 23,6 miliardi di euro (esclusa la casa di Detroit la crescita è del 4,2%, cioè 37,4 miliardi di euro). L'indebitamento netto di Fiat Spa si attesta a 5,5 miliardi di euro, 0,5 in più di fine 2010 soprattutto per effetto del consolidamento del debito netto di Chrysler (3,9 miliardi), dell'acquisto delle quote della società americana detenute dal Dipartimento del Tesoro Usa e del Canada (0,5 miliardi), e degli investimenti (5,5 miliardi). Per il 2012 Fiat Spa prevede, a causa «del livello di incertezza che riguarda l'evoluzione a breve dell'economia dell'eurozona», ricavi superiori a 77 miliardi, utile della gestione ordinaria fra 3,8 e 4,5 miliardi, utile netto tra 1,2 e 1,5 miliardi, indebitamento netto tra 5,5 e 6 miliardi. Per Fiat Industrial l'anno si chiude con un utile netto quasi raddoppiato, a 701 milioni, un utile della gestione ordinaria di 1,7 miliardi e un indebitamento netto che scende a 1,2 miliardi «per effetto della forte performance operativa», mentre la liquidità disponibile sale a 7,3 miliardi di euro (5,7 al 31 dicembre 2010). I ricavi ammontano a 24,3 miliardi (+13,8%), con incrementi significativi conseguiti da tutti i settori: le macchine agricole di Cnh, i camion di Iveco e i motori di Fiat Powertrain Industrial. Positive le previsioni per il 2012: Fiat Industrial stima ricavi pari a circa 25 miliardi di euro, risultato della gestione ordinaria tra 1,9 e 2,1 miliardi di euro, risultato netto di circa 0,9 miliardi di euro, e indebitamento netto industriale tra 1 e 1,2 miliardi di euro. Quanto al futuro industriale ieri Marchionne ha incontrato i sindacati al Lingotto, tutti tranne la Fiom, e ha annunciato loro A mirafiori saranno prodotti due nuovi modelli destinati ai mercati internazionali. A regime 280.000 vetture all'anno. La produzione del primo modello partirà nel dicembre 2013.Sono state annunciatedal 6 febbraio ulteriori 662 assunzioni al Newco di Pomigliano. L'organico si attesta quindi a 1.845 unità.