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Tutto pronto per la maratona del weekend che darà poi vita al maxi polo Unipol-Fonsai accorpando anche Premafin e la Milano, Consob permettendo.

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Ilcomposito mondo delle cooperative azioniste di Unipol ha già fatto il punto sul riassetto e, secondo quanto si apprende da fonti finanziarie, «è pronto a fare la propria parte». Insomma, la parola passa ora ai consigli. Ad aprire i lavori sarà proprio Unipol, con un cda riunito a Bologna oggi nel primo pomeriggio per esaminare l'operazione facendo pervenire alla famiglia Ligresti anche l'offerta vincolante. Non risulta all'ordine del giorno l'aumento di capitale necessario per finanziare l'acquisto della quota di controllo di Premafin e farsi carico anche del rafforzamento della holding, che si dovrebbe strutturare come un finanziamento soci. Ma è comunque probabile che venga affrontato, quanto meno in via preliminare, tra le delibere conseguenti. Tra gli azionisti Unipol è intervenuto ieri il presidente di Coop Italia, Vincenzo Tassinari: «I lavori stanno procedendo - ha detto - per vedere la praticabilità e la fattibilità dell'operazione con le cooperative». Dopo Unipol, la parola passerà quindi a Milano, dove a metà pomeriggio il testimone andrà al patto dei Ligresti, chiamato a decidere della vendita del proprio 51,28% di Premafin per una cifra indicata il 13 gennaio in 76,9 milioni di euro, oltre ad altri 70 milioni di una buonuscita legata ad un accordo di non concorrenza. Si riunirà quindi il consiglio Premafin per prendere atto degli accordi soprastanti e procedere con le delibere conseguenti, nominando degli advisor in vista delle integrazioni, probabilmente gli stessi già in pista, Banca Lonardo e lo studio Lombardi. Domani sarà invece la volta di Fondiaria Sai. Il consiglio dovrà esaminare i risultati preconsuntivi deliberando comunque sull'importo per l'aumento di capitale necessario a riportare i margini di solvibilità entro i minimi di vigilanza.

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