Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Spread in altalena, Borse deboli

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

Intesa sul nuovo fondo salva-Stati permanente, da finalizzare con le cifre, rinvio a febbraio sulla soluzione al caso Grecia, plauso all'Italia e alle misure per conti e crescita, confronto sul "fiscal compact". L'Eurogruppo ha avviato così il primo confronto sui temi della crisi verso la riunione di lunedì dei capi di stato e governo sulla partita sul patto di bilancio, quel "fiscal compact" che la Bce ha chiesto e ottenuto per rafforzare la governance dell'Eurozona. Il fondo salva-Stati che sostituirà l'attuale Efsf sarà operativo da luglio. Spread in altalena Ancora in ripiegamento lo spread btp-bund che ormai vede quota 400, il minimo da dicembre. Poi il differenziale torna a salire rispetto quota 402,8 punti base toccato a metà mattina. Borse in calo I listini europei mantengono un andamento negativo a meta' seduta a causa del ritorno delle vendite sul comparto bancario. Tra i titoli piu' ceduti sui listini del vecchio continente figurano infatti Deutsche Bank (-3,15%), Commerzbank (-2,88%), SocGen (-4,78%) e Credit Agricole (-3,42%). Si tratta di ribassi non legati necessariamente alle prese di beneficio seguite ai forti rialzi di ieri, in quanto il comparto finanziario appare in sofferenza anche a Londra, dove ieri aveva registrato un andamento poco mosso. Rbs cede il 3,48%, Barclays il 3,16%, Lloyds il 3,69%. A pesare sono le incertezze per la crisi greca, dopo che l'Eurogruppo ha chiesto ai creditori di Atene di accettare condizioni piu' dure per lo swap del debito. L'apprensione degli investitori appare evidente proprio dal forte ribasso di Atene, che cede il 3,11%. Ha invece l'aria di un rimbalzo tecnico quello segnato dalle utility, ieri in forte calo. Gdf Suez segna +1,57%, Edf +0,88%, E.On e Rwe entrambe +1,64%. Francoforte arretra dell'1,04% con Siemens titolo piu' scambiato nonché peggiore del listino. Il colosso industriale teutonico cede il 3,46% in seguito a una trimestrale deludente che dimostra come la crisi del debito stia iniziando ad avere un impatto tangibile sul comparto industriale. Parigi cede l'1,08%, Londra lo 0,82%, Milano lo 0,83% e Madrid lo 0,85%.  

Dai blog