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Al via oggi la corsa al dopo-Marcegaglia

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Scattaoggi l'iter procedurale che porterà gli industriali italiani a individuare, il prossimo 22 marzo, il successore di Emma Marcegaglia alla guida dell'associazione che raggruppa quasi 150mila aziende italiane, con oltre 5 milioni e mezzo di addetti. Toccherà oggi pomeriggio ai past president Vittorio Merloni, Luigi Lucchini, Sergio Pininfarina (probabilmente questi consultati telefonicamente), Luigi Abete, Giorgio Fossa, Antonio D'Amato, Luca di Montezemolo e all'attuale presidente in carica avviare la procedura di designazione del nuovo numero uno di Confindustria, che entrerà in carica il 24 maggio. Ecco la procedura. Gli ex presidenti dovranno indicare a maggioranza una rosa di nove nomi da sottoporre alla giunta, l'indomani. Quest'ultima, a scrutinio segreto con un massimo di due preferenze, eleggerà i tre componenti che costituiranno la commissione di designazione incaricata di sondare le federazioni regionali e le associazioni di categoria per poi ufficializzare le candidature vere e proprie in possesso di almeno il l5% dei voti dell'assemblea, il quorum che dà diritto di arrivare fino in fondo alla contesa. La terna dei saggi potrebbe essere confermata per due terzi rispetto a quella di quattro anni fa: a Luigi Attanasio e Antonio Bulgheroni, potrebbe aggiungersi il pugliese Alessandro Laterza (al posto dello scomparso Ernesto Illy). I nomi dei candidati alla successione della Marcegaglia si conoscono già. Alberto Bombassei, patron della Brembo, ha confermato nei giorni scorsi la sua disponibilità inviando al sistema-Confindustria un decalogo che è già un vero e proprio programma elettorale. Conta, tra gli altri, sull'appoggio forte dell'ex presidente Luca di Montezemolo di un manager del calibro di Franco Bernabè. In quello che appare già come un serrato testa a testa la sfida è con Giorgio Squinzi, numero uno della Mapei ed ex presidente di Federchimica, sostenuto - si dice - da Emma Marcegaglia. Recentemente Squinzi ha dichiarato che alla presidenza di Confindustria «non ci si candida ma si viene chiamati». Il nome di Andrea Riello, numero uno del gruppo Riello Sistemi, arriva da una indicazione degli industriali veneti che hanno voluto una candidatura che fosse espressione del loro territorio. Al momento altre candidature non emergono all'orizzonte: si era fatto il nome di Riccardo Illy, il quale ha però si è chiamato fuori, facendo sapere di voler appoggiare Bombassei. Si arriverà così al 22 marzo, quando dal voto in giunta uscirà il nome del presidente designato. Che circa un mese dopo, il 19 aprile, presenterà alla giunta il suo programma e la sua squadra. L'elezione formale arriverà il 23 maggio, con il voto dell'assemblea privata. Il giorno dopo Emma Marcegaglia, all'assemblea pubblica, passerà il testimone.

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