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Oltre 2 milioni di giovani non studiano e non lavorano

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Mac'è anche l'Italia dove cresce il numero degli asili nido e calano le rapine e gli omicidi. L'Istat ha messo insieme 100 statistiche per presentare una fotografia, «Noi Italia», del Paese che cambia. In primo piano resta la crisi, con l'aumento dei disoccupati di lunga durata e con le imprese che non decollano perchè troppo piccole e poco competitive. Ma è un Paese che ce la può fare. «Credo in un Paese - ha detto il presidente dell'Istat, Enrico Giovannini - che ha le potenzialità e le capacità». Cita la sua esperienza personale: «Fino a due anni e mezzo fa stavo all'estero e ho deciso di tornare in Italia: o non ho capito niente o credo in questo Paese», ha detto. La speranza della ripresa arriva dagli stessi dati: «Le esportazioni italiane sono tornate ai livelli pre-crisi e anche in questo momento difficile continuano a crescere. Ci sono poi le multinazionali italiane che hanno creato all'estero un milione e mezzo di posti di lavoro». Per Giovannini questo è «un momento d'oro per capire come sia messa l'Italia e dove debba andare». Ma ecco la foto dell'Italia scattata dall'Istat. Oltre 2 milioni di giovani non studiano nè lavorano; sono il 22,1% tra i 15-29 anni. Sono più di 8 milioni i poveri. L'11% delle famiglie ha difficoltà a sbarcare il lunario. La disoccupazione di lunga durata riguarda il 48,5% dei senza-lavoro. Tra i lavoratori, 12,3% sono irregolari. A Sud in nero uno su 5. 1 studente su 5 lascia la scuola. L'Italia è tra i Paesi europei con la più alta quota di abbandono. Le aziende italiane si confermano malate di nanismo. In media hanno 4 addetti l'una e sono tra le più piccole d'Europa. la competitività delle aziende italiane è inferiore alla media Ue. Più del doppio del credito al consumo va al Sud che assorbe il 21% degli impieghi. In dieci anni gli stranieri sono triplicati. Sono il 7,5% della popolazione residente. L'Italia, secondo l'indagine Istat si conferma come un Paese anziano battuto solo dalal Germania. Ci sono 144,5 anziani ogni 100 giovani, in Europa solo la Germania presenta un indice di vecchiaia più accentuato. Il web non decolla. La metà degli italiani naviga su Internet, e neanche tutti i giorni; in Svezia sono quasi il 90%. Solo 1 studente su 4 va a scuola a piedi. Tutti gli altri in auto o in bus. Tra studenti e lavoratori ogni giorno si muovono con mezzi di trasporto 30 milioni di persone.

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