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S&P taglia il rating di Eni e Poste

Uno sportello bancomat delle Poste

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L'Italia può e deve farcela da sola. Berlino insiste, frena sugli aiuti e torna a criticare gli interventi della Bce sui bond. Acquisti che hanno dato invece boccate d'ossigeno ai Paesi in difficoltà. La Banca Centrale Europea è intervenuta "in maniera consistente" negli ultimi mesi, facendo acquisti sul debito pubblico "per oltre 100 miliardi di euro", fa sapere dal canto suo il Tesoro. Intanto Fitch si appresta a seguire Standard & Poor's ed entro fine mese potrebbe tagliare il rating dell'Italia. S&P dal canto suo taglia il rating di numerosi organismi italiani. L'agenzia statunitense ha ridotto il rating di lungo e breve termine di Cassa depositi e prestiti da A/A-1 a BBB+/A-2, con outlook negativo. La decisione fa seguito al medesimo intervento compiuto sul rating della Repubblica Italiana il 13 gennaio 2012. Allo stesso modo è stata vista al ribasso la valutazione su Poste Italiane (da A-2 a BBB+),  Generali Assicurazioni (da AA- ad A+), di Unipol Gruppo Finanziario (da BBB a BBB-) e di Cattolica Assicurazioni (da A- a BBB+), ponendo tutti i giudizi in Credit Watch Negativo Standard & Poor's ha anche tagliato il rating di Eni ad A da A+ con outlook negativo. L'Italia "può fare il lavoro da sola": a dirlo è Wolfgang Franz, capo dei consiglieri economici della cancelliera Angela Merkel. Da Roma replica il leader del Pd Pierluigi Bersani: "Ognuno adesso deve fare la sua parte ma nessuno può fare da solo. Quando fu nel suo momento cruciale la Germania non ha fatto da sola ma con la solidarietà e l'aiuto dell'Europa, e sono sicuro che i tedeschi non possono dimenticare". Entro fine mese potrebbe arrivare un'altra bocciatura per l'Italia. "Ci sono buone possibilità che ci possa essere un downgrading da qui a fine gennaio", ha detto il senior director di Fitch Italia, Alessandro Settepani. Ora il rating è A+ con rating watch negativo. "L'Italia sta compiendo dei passi, ma ne sono necessari altri, il tasso di crescita è fondamentale", ha rilevato il managing director di Fitch Krishnan Ramadurai, nel corso di un'audizione alla Camera. I rappresentanti dell'agenzia hanno sottolineato che "se la situazione resta questa, i nostri rating non possono che andare giù". Fitch dunque a ruota dietro S&P? "Il sospetto che ci sia una corsa perversa a chi taglia prima il rating, io ce l'ho", dice Maria Cannata, il direttore generale del Tesoro che da anni si occupa del debito pubblico italiano. E aggiunge: le agenzie di rating "hanno troppo peso", "ci vorrebbe un'agenzia pubblica internazionale perchè gli Stati non possono essere giudicati da soggetti privati". Rileva poi che il declassamento di S&P è stato "giudicato eccessivo" anche dagli stessi operatori. Maria Cannata assicura comunque che "la situazione del debito pubblico italiano non è esplosiva, rimane sotto controllo, anche se certo non migliora". Non nasconde che "la situazione è complessa e irta di difficoltà senza precedenti" ma "dobbiamo tenere duro per tre mesi, far vedere che siamo in grado di tenere. È una lotta contro tutto e contro tutti ma ce la faremo". Annuncia infine che le emissioni per il 2012 saranno pari a 450 miliardi di euro e che per i risparmiatori arriverà "tra febbraio e marzo" un nuovo bond che si potrà comprare direttamente on line bypassando dunque gli intermediari bancari.  

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