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Unipol si aggiudica Fonsai Nasce un maxipolo assicurativo

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Un colosso alle spalle di Generali. L'addio alla famiglia Ligresti vale 90 milioni

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L'abbracciodella compagnia delle coop rosse è stato accolto con i fuochi d'artificio in Borsa: Fonsai, sottratta finalmente all'incertezza, ha chiuso con un rialzo del 5,02% a 0,68 euro, Milano Assicurazioni è schizzata dell'8,37% a 0,24 euro mentre Premafin, la holding di controllo della compagnia di cui i Ligresti cederanno il controllo a Unipol, è balzata del 16,55% a 0,33 euro, in vista dell'opa. Unipol invece è andata a corrente alternata in Borsa e, dopo un avvio con il turbo, ha chiuso in calo (-2,39% a 0,19) sulle incognite per una ricapitalizzazione che potrebbe arrivare fino a un miliardo. La compagnia bolognese, «ha manifestato la propria disponibilità a perseguire un progetto di integrazione per fusione tra Unipol Assicurazioni, Premafin, Fondiaria Sai e Milano Assicurazioni». Primo passo che condurrà, nel giro di 2 3 mesi, al maxi-polo assicurativo sarà l'acquisizione del 51% dei Ligresti in Premafin, holding che detiene il 35% di Fonsai. Il prezzo concordato per il pacchetto di controllo è stato di 76,9 milioni e costringerà Unipol al lancio di un'opa allo stesso prezzo (0,3656 euro ad azione) sul resto del flottante per un esborso massimo di circa 154 milioni. Un valore che include un cospicuo premio di controllo visto che Premafin di fatto ha un patrimonio netto negativo detenendo attivi per meno di 100 milioni (la quota di controllo di Fonsai) e debiti per 322 milioni. Se si aggiungono i 14 milioni per un patto di non concorrenza quinquennale concessi ai quattro componenti della famiglia, la buonuscita per i Ligresti sale a circa 90 milioni. L'intesa è subordinata all'esenzione dal lancio di un'opa a cascata su Fonsai e Milano Assicurazioni per le quali verrà invocato il salvataggio. L'integrazione con Unipol sarà preceduta dall'aumento di capitale fino a 750 milioni di Fonsai, su cui si esprimerà il board il 27 gennaio, e da quello di Premafin (almeno 250 milioni), necessario per non diluirsi nella controllata. Il gruppo disporrà «delle risorse patrimoniali necessarie per supportare i propri progetti di sviluppo» grazie all'aumento di Unipol.

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