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Crisi, S&P declassa Italia e Francia E le Borse europee sprofondano

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Un operatore di Borsa

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Standard & Poor's avrebbe deciso di declassare alcuni Paesi europei, dopo aver già messo lo scorso 5 dicembre il giudizio di 15 Paesi sotto osservazione in negativo. Secondo indiscrezioni, l'agenzia di rating è pronta a tagliare il giudizio di Italia, Spagna e Portogallo di due scalini, mentre la Francia e l'Austria sarebbero declassate di uno. Se Standard & Poor's tagliasse il rating dell'Italia di due gradi, la valutazione passerebbe dall'attuale «A» a «BBB» che indica un'adeguata capacità di rispettare gli impegni finanziari ma una certa suscettibilità alle condizioni economiche avverse e a mutamenti del quadro. Per La Francia, invece, significherrebe perdere per la prima volta la tripla «A». Dalla revisione resterebbe fuori la Germania. Più che sulle finanze pubbliche dei Paesi che subirebbero il downgrade, il rischio è per il fondo salvastati. Le bocciature di quei Paesi considerati solidi, infatti, potrebbero portare alla perdita della tripla A anche del fondo. Intanto il governo francese si è riunito d'urgenza all'Eliseo per stabilire la strategia di comunicazione. L'annuncio ufficiale da parte di S&P dovrebbe arrivare alle 22.30 ora italiana, dopo la chiusura di Wall Street, mentre sempre intorno ale 22 è attesa una risposa unitaria da parte dell'Ue. Borse europee negative Seduta a due facce oggi per piazza Affari che ha terminato in calo, ma sopra i minimi, sulla scia dei rumors di un'imminente "tegolata" da S&P sul rating di alcuni Paesi dell'eurozona. L'indice Ftse Mib ha ceduto l'1,2% a 15.011,09 punti, mentre il Ftse All Share ha perso l'1% a 15.852,15 punti. Dopo un'apertura in buon rialzo, gli indici si erano stabilizzati in guadagno di circa mezzo punto grazie anche all'esito soddisfacente dell'asta di Btp triennali che ha visto rendimenti in calo, seppur non dimezzati come quelli dei Bot annuali ieri. Nel primo pomeriggio, però, la doccia fredda: brusca inversione di rotta dei principali mercati azionari europei dopo i rumors su imminenti dowgrade in arrivo da S&P per i rating di alcuni paesi dell'eurozona e dell'avvio negativo di Wall Street sulla scorta di dati Usa non confortanti. In particolare, quello sul deficit commerciale degli Stati Uniti, aumentato a dicembre per la prima volta in cinque mesi (+10,4%, a 47,75 miliardi di dollari). L'annuncio ufficiale sui downgrade da parte di S&P è atteso per le 21 di oggi ora italiana. Secondo le indiscrezioni circolate, in particolare Francia e Austria avrebbero perso la tripla A, mentre la Germania sarebbe indenne dai tagli di rating. Tra i Paesi declassati potrebbe invece esserci anche l'Italia. Mentre i principali listini europei sono riusciti ad arginare considerevolmente le perdite nelle battute finali, piazza Affari è risultata la peggiore. Spread in tensione Nel pomeriggio, i timori di una "tegola" da S&P hanno riportato lo spread tra Btp e Bund sopra quota 490 punti dopo che in mattinata il differenziale dei rendimenti tra i due titoli di Stato decennali aveva toccato un minimo a 461. Lo spread ha comunque mostrato una relativa tenuta, attestandosi sul finale a 488 punti.

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