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Marchionne:creare condizioni per investire nel Paese

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L'adFiat e Chrysler, Sergio Marchionne, ammette che la decisione del quartier generale è «decisione difficile», riconosce di essere stato troppo ottimista per la Fiat 500 negli Stati Uniti e lascia aperta la porta anche a un terzo partner nell'alleanza globale anche se precisa «non parlo con nessuno». Marchionne guarda avanti anche al suo successore, che verrà molto probabilmente dall'interno. «Non sarò qui per sempre. È un problema da risolvere. Non possiamo trovarci a cambiare 5 amministratori delegati in 24 mesi» come era accaduto a Fiat. Per Marchionne poi in Italia non si investe a causa dei sindacati. «Il problema - aggiunge - non è Marchionne o la Fiat se gli stranieri non investono in Italia; serve una riforma del lavoro», «qui non c'è nessuno che somiglia a Landini», precisa Marchionne, mettendo in risalto che le misure di Monti vanno nella giusta direzione. «Bisogna puntare sulla crescita, ci vuole una politica industriale che crei le condizioni per gli investimenti».

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