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Su Bpm blitz da 60 milioni Arriva il finanziere Mincione

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Sitratta di Raffaele Mincione, 46 anni, finanziere e immobiliarista da oltre trenta anni di base a Londra, di recente passato alle cronache per aver comprato immobili di prestigio a prezzi stracciati, e che ora ha messo a segno un nuovo colpo: conquistare l'8,2% della Bpm per soli 60 milioni di euro, approfittando della finestra dell'aumento di capitale da 800 milioni che si è chiusa alla fine del 2011. Con questo affare, Mincione, che per l'occasione ha schierato fondi e trust sparsi tra paradisi fiscali come le Isole del Canale (British islands) e il Lussemburgo, diventa il secondo azionista della banca di Piazza Meda, dietro al nuovo presidente del consiglio di gestione, Andrea Bonomi, titolare di una partecipazione di poco superiore al 9 per cento attraverso il suo fondo InvestIndustrial. L'operazione del finanziere della City, realizzata lo scorso 19 dicembre, è stata comunicata anche alla Consob che ieri ha reso noto il possesso di una partecipazione dell'8,267%. Mincione si è detto fiducioso per l'investimento realizzato. «Ho scelto Bpm perchè è una banca con un Tier 1 (coefficiente patrimoniale, ndr) solido e con una fortissima presenza in Lombardia, una delle più ricche regioni italiane. Credo, inoltre, che con il nuovo management, con a capo Annunziata e Bonomi, la banca possa esprimere ancor più valore». Mincione, italiano di nascita, da circa trenta anni è di base nella City. Dal 1988 lavora nell'investment banking.

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