Le nostre banche sono beni da tutelare
LaBanca. Questa è vista con senso di soggezione e talvolta con disistima. La battuta sui banchieri, e anche sui bancari, è di facile presa. Basta che se ne parli male per avere successo. Un po' come la barzelletta scollacciata. La banca ha le sue colpe che derivano prima di tutto da una comunicazione che non tiene conto dei modi di dire. La banca non è un istituto di beneficienza anche perché i soldi che gestisce e che presta per le attività, si spera produttive, non sono suoi. Ma dei depositanti risparmiatori. Quanto più risparmio raccoglie tanto più la banca risulta ricca di liquidità e quindi considerata. La liquidità è però il debito che questa ha nei confronti di chi ha versato i propri soldi. Più la banca ha debiti di questa natura tanto più è considerata.La banca intermedia il denaro che costituisce il mezzo e il sostegno per l'economia. Ma senza credito non può vivere. La banca tra le altre, acquista titoli di Stato. Per vari motivi. Per collocare la liquidità in eccesso e farne anche strumento di operazioni. La banca svolge conseguentemente la funzione di tutela e di incoraggiamento del risparmio. Attività solennemente richiamata dallo articolo 47 della Costituzione. Viviamo in mezzo ad una crisi mondiale. I governi europei devono difendere la moneta e i cittadini devono ricreare la fiducia. Non paia questa affermazione contraddittoria. Il nostro è un paese governato dall'individualismo. Questo non dovrà essere soltanto egoistico. I tanti individualismi se vorranno esaltare il proprio IO dovranno giocoforza convogliare in un interesse comune che è quello del proprio paese. Nella banca ognuno ha il proprio interesse che andrà tutelato con la fiducia che ciascuno deve avere in questa istituzione, nodo centrale per gli scambi. Giuste le critiche. Ma non dovranno essere né di maniera né superficiali. Gli asset della banca sono il credito, il risparmio e il personale. Quest'ultimo, nel suo proprio interesse individuale, dovrà tutelare con il proprio comportamento onesto ed etico, l'interesse del risparmiatore. Che pur individuale è collettivo. La banca vive di fiducia. Le banche italiane l'hanno meritata. Sta a noi, nel nostro egoismo individualista, tutelarle. Per il bene di tutti. Individualisti compresi.