Parte la Lotteria Italia del debito Il Tesoro chiede i primi 20 miliardi

Parte oggi la Lotteria del debito Italia. No, non sono previsti ricchi premi ai più fortunati ma l'esistenza stessa dello Stato italiano intesa come salari e pensioni pagate a dipendenti e cittadini. Il Tesoro chiede al mercato fondi, tra stamattina e domani, per circa 20 miliardi di titoli. Un rifinanziamento inezia rispetto all'enome mole del debito pubblico accumulato dal Paese e che ormai sfiora i 2 mila miliardi di euro, ma che apre di fatto una stagione di richieste monstre agli investitori internazionali e nazionali chiamati a dare fiducia al sistema Italia con un rinnovo di bond governativi per 440 miliardi di euro. Sarà una sorta di prova del nove per la manovra appena varata dal governo Monti. Il segnali della vigilia non sono però molto confortanti. La discesa dello spread, la differenza di rendimento sul mercato tra il Btp italiano e il Bund tedesco, si è infatti interrotta e il valore si è portato stabilmente sopra i 500 punti base. Ieri la «forchetta» fra i decennali italiani e i bund tedeschi si è allargata fino a 525 punti base, prima di rallentare a circa 510 in chiusura, poco al di sopra di 503 di venerdì scorso. Certo la speculazione non è stata a guardare. Ed è chiaro che alzare a livelli così alti il rendimento significa portare verso l'alto l'asticella del tasso di interesse garantito oggi a chi sottoscrive i titoli. Non deve essere stato difficile nella sale degli operatori manovrare al rialzo lo spread grazie agli scambi molto rarefatti per il periodo festivo, che amplificano i movimenti al ribasso o al rialzo. Per gli operatori si paral di mercato «sottilissimo» in termini di volumi scambiati. Con pochi colpi ben assestati si possono facilmente fissare i prezzi. In parte la salita dei rendimenti è legata al comportamento assunto dalla Bce, che ieri non sembra sia intervenuta a sostegno dei Btp e che da settimane frena sempre più suoi interventi a favore dei titoli di Stato italiani e spagnoli e a prediligere gli aiuti al sistema bancario, come fatto con i 500 miliardi di euro di fondi ceduti la scorsa settimana. Un concorso di elementi che ha portato i Btp decennali a superare la soglia del 7% di rendimento, con un calo sotto questo livello solo nelle ultime battute degli scambi. Con queste premesse parte il primo appuntamento con la Lotteria del debito. Oggi saranno offerti titoli a breve termine: 9 miliardi del Bot con scadenza giugno 2012 e fra 1,5 e 2,5 miliardi della settima tranche del Ctz che scade il 30 settembre 2013. Entrambi i titoli erano stati venduti, a fine novembre, a tassi record: 6,504% il Bot a sei mesi e 7,814% il Ctz. Domani si bissa con carta italiana a medio e lungo termine. Via XX settembre venderà la terza tranche del Btp 15 novembre 2014, offerto fra due e tre miliardi, e la nona del decennale marzo 2022 (1,5-2,5 miliardi) insieme alla quindicesima riapertura del settembre 2021 (1-2 miliardi) e all'undicesima tranche del CctEU aprile 2018 (500 milioni-un miliardo). Gli investitori sono pronti. Il Tesoro anche al punto che, in previsione, di allargare la platea dei potenziali sottoscrittori sta approntando strumenti per facilitare il collocamento dei suoi bond. Una fra tutte: un nuovo prodotto destinato agli investitori al dettaglio, ovvero al retail, da acquistare direttamente on line.   Viene quindi attivato un canale di emissione aggiuntivo e diverso rispetto a quello tradizionale, che passa attraverso le banche, completamente dedicato agli investitori individuali, che potranno aderire all'offerta del Tesoro secondo le modalità che già attualmente utilizzano per impartire ordini di acquisto titoli alla banca presso cui detengono il conto titoli. Tutto ciò in un momento in cui la crisi di fiducia tra le banche ha portato al record i depositi presso lo sportello della Bce. Ieri la somma era superiore ai 411 miliardi di euro. Meno problemi ha Obama. Gli Usa hanno perso la tripla A. Ma le fibrillazioni dell'euro hanno aumentato la domanda di bond americani che ha raggiunto un record nel 2011.