Lo spread Btp-Bund sfonda quota 500
Piazza Affari chiude in rialzo la giornata di contrattazioni pre-natalizia, caratterizzata da scambi sottili, poco sopra i 560 milioni di euro. Il Ftse Mib fa segnare il più contenuto fra i guadagni dei principali indici europei, chiudendo con un +0,31% a 15.073 punti, mentre l'All Share ha fatto segnare un +0,42% a 15.799 punti. A influenzare la giornata, partita bene sulla scia della chiusura positiva di Wall Street di ieri, i dati macro contrastanti provenienti dagli Usa, mentre aleggia la crisi del debito sovrano dell'Eurozona. Deboli le banche, positivi gli energetici, contrastati gli industriali. Fra gli istituti di credito chiude in netto ribasso Unicredit, in calo del 3,43% sotto gli 0,7 euro per azione; male anche Intesa Sanpaolo (-2,17%) e Ubi Banca (-2,67%). Piatte Bpm e Mediobanca, in rialzo la Bper. Bene anche gli assicurativi: le Generali hanno guadagnato il 2,14%, mentre - sul listino completo - Milano Assicurazioni e' balzata dell'11,09% in una giornata cruciale per la galassia Ligresti. E' in corso, infatti, la riunione del cda di Fonsai (+0,79%) che dovrebbe decidere su un'eventuale ricapitalizzazione e sulla cessione della quota detenuta in Igli, la scatola societaria che controlla Impregilo (-3,46%). Bene l'energia: A2A, sull'evolversi del dossier Edison (+4,2%), guadagna il 2,36%; Eni sale dell'1,09%, Snam Rg dell'1,67% e Terna dell'1,56%. Contrastata l'industria: da un lato e' positiva la galassia Fiat, con l'auto che sale dello 0,49% ed Exor su dell'1,6%, mentre dall'altro calano Pirelli (-0,6%) e Finmeccanica. Comprato il lusso, bene gli alimentari, con Davide Camapri che sale dello 0,88%. Fuori dal paniere principale, scivolone per la Juventus (-9,06%). Chiusura in rialzo per le borse europee sulla scia dei contrastanti dati macro statunitensi diffusi oggi. Bene Londra, dove il Ftse 100 guadagna l'1,02% a 5.512,70 punti. A Parigi il Cac 40 sale dello 0,99% a 3.102,09 punti mentre a Fracoforte il Dax avanza dello 0,46% a 5.878,93 punti. Un mercato "sottile", poco liquido, favorisce le oscillazione dello spread tra Btp e Bund in questa seduta pre-natalizia. Il differenziale di rendimento su muove a scatti, anche di 10 punti base, senza che si riesca a consolidare una vera direzione di mercato. "Ci sono scambi ridottissimi - dice un operatore - e il mercato è poco liquido. Ad esempio il bund future ha registrato finora scambi per neanche 90mila lotti, mentre in una giornata standard se ne registrano almeno 1 milione". Lo spread tra Btp e Bund ha poi chiuso a 502 punti base. Il rendimento del decennale sfiora il 7% attestandosi al 6,98%. In altalena anche il rendimento sulla scadenza decennale che, dopo essere salito fino ad un massimo del 7,09%, si aggira adesso su quota 6,93%. "Il un contesto di mercato sottile - aggiunge il trader - pesano comunque le aste della prossima settimana, che porteranno sul mercato parecchia 'carta' italiana sia a a breve che a medio e lungo termine".