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Il premier Rajoy convince i mercati Tassi a picco

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Esembra esser riuscito nella difficile impresa di convincere anche i mercati. Mentre il Congresso votava la fiducia al nuovo uomo forte della politica spagnola, il Tesoro di Madrid collocava 5,6 miliardi di bonos a tre e sei mesi, nettamente al di sopra dei 4,5 miliardi previsti, a tassi di interesse da svendita rispetto all'ultima asta di novembre: l'1,7% invece del 5,1% a tre mesi, il 2,4% contro il 4,9% a sei mesi. Il cambio di governo, dopo la politica ondivaga di Zapatero che ha portato il paese sull'orlo del salvataggio internazionale e il programma lacrime e sangue annunciato lunedì scorso davanti al Congresso da Rajoy sembrano avere avuto l'effetto sperato sugli investitori. Oggi il premier giurerà davanti a re Juan Carlos di Borbone e poi annuncerà la composizione del nuovo governo. Venerdi, all'antivigilia di Natale, la prima riunione del Consiglio dei ministri. Il nuovo premier ha annunciato che rispetterà tutti gli impegni antideficit presi da Zapatero con l'Ue, che taglierà ovunque meno che le pensioni, che la manovra 2012 sarà di almeno 16,5 miliardi. Ha promesso di abbattere la scure sul settore pubblico, di congelarne il turnover, una profonda riforma del mercato del lavoro e di combattere la disoccupazione endemica e sgravi a imprese e autonomi.

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