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Fiat, firmato l'accordo sul contratto

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L'ad di Fiat Sergio Marchionne

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Gli 86.200 lavoratori delle società del gruppo Fiat hanno ora un contratto unico, diverso dal contratto nazionale dei metalmeccanici e simile a quello già applicato a Pomigliano. Sarà valido dal primo gennaio 2012 e modificherà molte regole all'interno degli stabilimenti. L'accordo è stato raggiunto dall'azienda con Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Capi e Quadri Fiat, all'Unione Industriale di Torino, dopo una trattativa durata più del previsto. MARCHIONNE: SVOLTA STORICA L'amministratore delegato del Lingotto elogia «quei sindacati che hanno avuto il coraggio di cambiare» e parla di «segnale di speranza per il Paese». Tra gli effetti del nuovo contratto, che prima di Natale sarà sottoposto al voto delle Rsu, c'è la scomparsa dalle fabbriche Fiat della Fiom: non ci saranno, infatti, più irappresentanti sindacali unitari, ma le Rsa (rappresentanti aziendali unitari) nominate dai sindacati che hanno firmato il contratto, come previsto dall'articolo 19 dello Statuto dei lavoratori. La Fiom, che già oggi ha riunito i segretari provinciali della realtà dove sono presenti stabilimenti del gruppo, alla presenza della leader Cgil, Susanna Camusso, chiede al governo «di non stare a guardare» e accusa Fim e Uilm «di avere accettato di ridursi a un sindacato aziendale e corporativo». «Mi dispiace che la Fiom non ci sia - commenta il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni - ma sono contrario alle modifiche all'articolo 19 dello statuto», chieste da Camusso. PREMIO DI PRODUZIONE DI 600 EURO Con il nuovo contratto per i lavoratori, che nel 2012 riceveranno un premio straordinario di 600 euro, cambieranno molte cose. Lavoreranno su 18 turni (tre al giorno su una settimana lavorativa di sei) con una settimana di sei giorni lavorativi e la successiva di quattro, potranno essere chiamati in fabbrica al sabato e potrà essere chiesto loro di fare 120 ore di straordinario, 40 in più delle 80 attuali, faranno meno pause. Sono previste norme per contenere l'assenteismo, la clausola di responsabilità in base alla quale chi non rispetta gli accordi verrà sanzionato in termini di contributi e permessi sindacali.   LE PRINCIPALI NOVITA' la maggiorazione dal 50% al 60% dello straordinario al sabato, l'aggiunta ai cinque scatti di anzianità biennali di un sesto scatto quadriennale, l'aumento del contributo aziendale alle pensioni integrative. Per la Uilm «ora Fabbrica Italia può andare avanti», mentre la Fim sottolinea che «è stata una trattativa vera». La Fismic parla di «contenuto innovativo», l'Ugl di «risposte adeguate alle esigenze dei lavoratori». Il parlamentare Pd Cesare Damiano chiede «di riaprire il dibattito sulla democrazia in fabbrica».

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