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Allarme tariffe 2012 Rischio rating più basso

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Loha detto l'ad, Cattaneo, criticando duramente il documento di consultazione messo a punto dall'Authority. Le tariffe proposte non sono infatti tali, secondo Cattaneo, da poter far confermare a Terna il piano di investimenti. Inoltre la società è ora esposta a nuovi possibili downgrade: «Oltre al rischio Paese abbiamo introdotto anche il rischio regolatorio. Non mi pare un grande successo». Secondo Cattaneo, nel documento di consultazione messo a punto dall'Autorità «non c'è il riconoscimento dell'attività del gruppo. Sfido chiunque a fare opere di miliardi e a ricevere la prima rata dopo due anni. Se qualcuno vuole provarci si accomodi». L'a.d. di Terna contesta il fatto che il 7,2% di remunerazione proposto non rappresenti in realtà alcun aumento rispetto al 6,9% attuale, perché al netto delle imposte si passa in realtà «dal 4,12% al 3,86%». «Gli analisti hanno dato il loro giudizio, i mercati anche. Mi pare che ci siano tutti gli elementi per rivedere i numeri. Il mio è un invito ad usare il buon senso oltre le norme», ha sottolineato, ribadendo le critiche all'Authority. Se i calcoli dovessero rimanere quelli previsti il piano di investimenti dovrà dunque cambiare: «se non investo guadagno di più. È questo che devo portare in consiglio e agli azionisti. - ha proseguito - Faremo il possibile, tenuto conto però che non possiamo distruggere valore per i nostri azionisti». Il rischio è anche che le agenzie di rating possano optare per un altro taglio: «ora siamo in creditwatch negativo, temo che possano arrivare altre messe sotto osservazione anche nei prossimi giorni».

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