Piazza Affari maglia nera d'Europa
Ennesimo lunedì da dimenticare per piazza Affari, che chiude con i principali indici in forte calo. Milano è la maglia nera d'Europa dopo che sull'accordo raggiunto a Bruxelles alla fine della scorsa settimana per dar vita ad un nuovo patto di bilancio nell'Ue è calata la mannaia di Moody's, che segue quella di Standard & Poor's. «In considerazione della perdurante assenza di misure politiche decisive malgrado il recente vertice dell'Eurozona, Moody's Investors Service ribadisce la sua intenzione di rivedere i rating sovrani di tutti i membri dell'Ue nel primo trimestre del 2012», ha comunicato stamani l'agenzia. Per Michael Hewson, analista di Cmc Markets, «la riluttanza di Merkel e Sarkozy ad individuare una soluzione definitiva mantiene viva la minaccia di un break-up dell'euro: in pratica è come se il duo franco-tedesco avesse scansato lateralmente Londra per dirigersi a tutto vapore verso l'iceberg» (Forex Morning Comment di oggi). Lo spread Btp-Bund, che venerdì aveva ripiegato a 421, è tornato a salire e le Borse europee sono colate a picco, annullando i guadagni di venerdì, quando i mercati avevano visto il bicchiere mezzo pieno. Più di tutte cede piazza Affari, come sempre a causa delle banche, oggi il settore più venduto a Milano, dopo che venerdì era stato il più comprato. Non hanno aiutato il warning lanciato da Intel, colosso Usa dei semiconduttori, che ha rivisto al ribasso le stime dei ricavi nel quarto trimestre, nè le previsioni dell'Ocse, secondo la quale tutte le maggiori economie del mondo in ottobre hanno dato segnali di rallentamento. A Milano Ftse Mib 14.896,73 punti (-3,79%), All Share 15.663,48 (-3,49%). Scambi per 1,44 mld di controvalore, in calo da 1,81 mld venerdì. In Europa a Francoforte Dax 5.874 (-2,01%); a Parigi Cac 3.095 (-2,53%); a Lisbona Psi 20 5.464,44 (-2,57%); a Bruxelles Bel 20 2.044,2 (-1,94%); ad Amsterdam Aex 299,79 (-1,49%); a Zurigo Smi 5.737 (-0,49%); a Londra Ftse 5.483,7 (-1,14%). Sul mercato valutario l'euro cede sul biglietto verde, a 1,3306-07 dollari (-0,80%) dopo la decisione della Bce. Al London Bullion Market l'oro vale al fixing pomeridiano 1.715 dollari l'oncia, in calo dai 1.739 dollari del fixing di stamani. Tra i settori in piazza Affari venduti in particolare banche (-7,48% l'indice Ftse Italia All Share Banks), finanziari (-5,94%), beni e servizi per l'industria (-4,8%), industriali (-4,6%). Nessun settore chiude in positivo: i meno colpiti dalle vendite sono i titoli del comparto viaggi e tempo libero (-0,16%). Sul Ftse Mib lettera su Mediobanca (-10,42% a 4,564 euro), che aveva recuperato terreno nelle passate sedute dai minimi toccati a fine novembre. Scambi per 4,41 mln di pezzi, sopra la media. Cedono anche Intesa Sp (-8,92% a 1,184 euro); Mps (-9,15% a 0,265 euro), Bper (-8,37% a 5,635 euro); Ubi Banca (-7,12% a 3,132 euro); Unicredit -7,20% a 0,747 euro; Bpm -6,28% a 0,2807 euro; Banco Popolare -6,15% a 0,9545 euro. Pesante Fonsai (-9,64% a 0,965 euro), oggi penalizzata anche dalla notizia che Mediobanca le avrebbe richiesto un aumento di capitale compreso tra 500 e 600 mln di euro; cala Finmeccanica (-9,37% a 3,016 euro). Positive Lottomatica (+2,36% a 11,73 euro) e Campari (+0,19% a 5,19 euro). Guadagni anche oggi per Cape Live (+31,5%), Cogeme Set (+18,8%). Venduta Benetton (-10,9%).