Per l'Italia bolletta energetica record
Questii dati dell'Unione petrolifera illustrati ieri dal presidente Pasquale De Vita durante la presentazione del preconsuntivo. Il nostro Paese chiuderà infatti l'anno con una fattura di 61,9 miliardi di euro: 8,9 mld in più rispetto al 2010 e valore maggiore degli ultimi 10 anni in termini nominali. Una spesa che peserà sul Pil del 3,9%: il più alto degli ultimi 20 anni. E non andrà meglio nel 2012 quando, secondo le stime, la bolletta energetica dovrebbe toccare quota 65,3 miliardi di euro. La previsione si basa sull'ipotesi di una quotazione del greggio pari a 110 dollari al barile e di un cambio eruo-dollaro a 1,35. L'impennata, spiega l'Up, sarà determinata da una modesta ripresa dei consumi di gas e dal mantenimento del prezzi delle diverse fonti su livelli elevati. Prendendo in esame il solo dato relativo al petrolio, invece, l'Unione calcola che il 2011 si chiuderà con una fattura di 34,9 miliardi (6,5 in più rispetto al 2010) che supera anche il livello del 2008, anno di riferimento pre-crisi in cui il greggio americano toccò in estate il record di 140 dollari. Nel 2012, invece, la cifra dovrebbe oscillare tra i 33,6 e i 43,4 miliardi di euro. Tra i dati presentati da De Vita anche quelli relativi al gettito fiscale derivante da Iva e accise sui carburanti e sugli altri oli minerali. Con i continui ritocchi imposti dalle manovre, è salito nel 2011 a 37,25 miliardi, in aumento del 6,3% rispetto al 2010. Secondo l'Up l'aumento è stato del 3% per le accise (+700 milioni a 24 miliardi) e del 12,8% per l'Iva (+1,5miliardi a 13,25 miliardi). Superando i 37 miliardi gli introiti per le casse dello Stato tornano ai livelli pre-crisi del 2008 ma da allora, sottolinea l'Up, i consumi di prodotti petroliferi sono diminuiti di circa il 10% (8 milioni di tonnellate). Con i diversi interventi, inoltre, il peso del fisco è arrivato al 60% del prezzo della verde e al 53% del diesel. Nel frattempo De Vita ha fatto sapere che le compagnie petrolifere sono pronte a sedersi ad un tavolo per discutere della completa liberalizzazione del settore della distribuzione carburanti.