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Rivendichiamo con orgoglio l'essere italiani

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Si trattava della imposizione di Mosca ai paesi satelliti che si dovevano adeguare alle direttive del Cremlino. Le conseguenze del mancato rispetto le conosciamo. Invasione e dura repressione, con morti ed incarcerati, in Ungheria ed in Cecoslovacchia che si dovettero piegare al feroce tallone sovietico. La caduta del muro di Berlino nel 1989, distrusse l'odioso impero del male che, sotto la bandiera di falsa sussidiarietà tra paesi fratelli, celava una moderna governance più dura di quella coloniale. Tutti concordano che il comunismo ha oppresso popoli e ha causato distruzioni economiche. Ferrea programmazione e dittatura statale negli affari hanno provocato guasti abbassando il tenore di vita delle genti a mera sopravvivenza. Ci poniamo questa domanda. La malferma salute di molti paesi europei, causa dei loro mali, viene aggravata dalla crisi dell'euro o le motivazioni sono anche altrove? Sull'euro e sulla sua nascita se ne sta dibattendo ampiamente. Tutti concordano che la moneta unica, tralasciando la assenza di unione politica e senza una armonizzazione fiscale, crea divergenze e disparità. Giustamente ciascun paese si deve far carico del ripagamento del proprio debito che non può essere accollato e subito da paesi virtuosi. Il problema è di grande importanza, lo abbiamo scritto più volte. Però l'euro è moneta indifesa rispetto alle altre. Come può una moneta, con egoismi regionali e che non ha valli a protezione, essere garante della difesa dei propri sudditi? Il Presidente Monti ha dichiarato che noi italiani in quanto partners europei dobbiamo seguire le direttive emanate anche con il nostro contributo. Ma ha aggiunto. Un conto è il rispetto di norme accettate a monte, un conto esserne supinamente destinatari. Ok. Al momento abbiamo una Europa monetaria e non politica. Dobbiamo però pronarci alla burocrazia di Bruxelles e alle imposizioni franco-tedesche? La nostra economia ha tante risorse grazie ad un territorio produttivo. Da tutelare. Ai lacci e laccioli domestici non dobbiamo aggiungere quelli europei. Orgogliosamente dobbiamo rivendicare il nostro essere italiano. Che pur nella umiltà non è secondo a nessuno.

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