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Stop pensioni cash sopra i 500 euro

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Il ministro del Lavoro e delle politiche sociali Elsa Fornero

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I pensionati dovranno aprire conti correnti bancari o postali e far uso di bancomat o carte di credito per riscuotere le pensioni. Nelle pieghe della manovra è emersa una norma in base alla quale le pensioni superiori ai 500 euro, se erogate da amministrazioni pubbliche, non possono essere più pagate in contanti, ma serviranno strumenti di pagamento elettronico, di banche o poste. La stessa norma vale per stipendi e compensi pubblici. Pertanto l'utilizzo del contate, ma solo relativamente alle pubbliche amministrazioni, scende a 500 euro mentre per gli altri pagamenti la soglia è a 1.000 euro. A scoprire il meccanismo è il presidente dell'Adusbef, Elio Lannutti, che spiega anche le conseguenze di questa misura. «I pensionati saranno così costretti ad aprire conti correnti bancari e postali e apprendere l'utilizzo di bancomat o carte di credito, per ingrassare i signori banchieri». La norma stabilisce comunque che «il limite di importo di cui al periodo precedente può essere modificato con decreto del ministero dell'Economia». La norma è inserita alla lettera C del secondo comma dell'articolo 12 e rivela il timore di costi bancari. Si chiede di esentare dal bollo e di applicare costi per i pensionati al minimo o sociali. «Per incrementare i livelli di sicurezza fisica e tutelare i soggetti che percepiscono trattamenti pensionistici minimi, assegni e pensioni sociali, i rapporti recanti gli accrediti di tali somme sono esenti in modo assoluto dall'imposta di bollo. Per tali rapporti, alle banche e agli altri intermediari finanziaria, è fatto divieto di addebitare alcun costo». Modifiche in vista anche per il blocco dell'indicizzazione. Il tetto potrebbe scattare al di sopra di un importo da due a tre volte il minimo. Questo richiede una copertura di circa 2 miliardi che potrebbe venire da un contributo di solidarietà sulle cosiddette pensioni d'oro e sulle pensioni-baby. Altra copertura proposta è un aumento della percentuale dell'imposta di bollo sui capitali scudati: l'incremento dall'1,5% al 3% porterebbe il gettito atteso in due anni da 2 a 4 miliardi. Altre due misure in materia pensionistica che i parlamentari vorrebbero modificare sono il salto per la generazione dell'inizio anni '50 e l'ammorbidimento delle penalizzazioni previste per chi lascia dopo i 42 anni di contributi ma prima dei limiti minimi di età anagrafica. Le coperture sono ancora allo studio, da diversi gruppi viene chiesto al governo di indire un'asta sulle frequenze tv al posto dell'attuale beauty contest. I relatori potrebbero presentare un emendamento unico per correggere la manovra su Ici-Imu sulla prima casa e sull'indicizzazione delle pensioni. Stamane si svolgeranno le audizioni di Bankitalia e della Corte dei Conti, poi alle 11 si chiuderà il termine per presentare gli emendamenti. Nel pomeriggio i presidenti delle commissioni, Giancarlo Giorgetti e Gianfranco Conte, comunicheranno quali delle proposte di modifica saranno ammesse. Tra domani e domenica la maratona finale con il voto sugli emendamenti.   Intanto il governo ha tagliato le stime del Pil per quest'anno e i prossimi anni: nel 2011 l'economia crescerà a un ritmo dello 0,6%, nel 2012 andrà in segno negativo con un -0,4%, nel 2013 tornerà in territorio positivo con un +0,3%, per poi tornare a crescere dell'1% soltanto nel 2014. Le stime del ministero dell'Economia indicano che senza la manovra non sarebbe stato centrato il pareggio di bilancio per il 2013. Il deficit sarebbe stato a 2,5% nel 2012 e all'1,3% nel 2013. Dalle tabelle della manovra energe che ci sono maggiori entrate per 24,1 miliardi, pari al 72% del valore totale del decreto.

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