Bagnasco apre all'Ici: nessuna pregiudiziale
I vescovi italiani non pongono pregiudiziali a una discussione sull'Ici relativa ai beni della Chiesa: il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, ha annunciato che "non vi sono preclusioni circa eventuali approfondimenti volti a valutare la chiarezza delle formule normative vigenti oggetto dell'attuale esenzione". Il cardinale tiene comunque a sottolineare che tale approfondimento deve eventualmente riguardare "tutto il mondo dei soggetti non profit". Già all'indomani del via libera del governo alla manovra anti-crisi, da più parti si erano fatte pressanti le richieste al premier Mario Monti di valutare l'ipotesi di far pagare l'Ici alla Chiesa, in un momento in cui si era deciso di reintrodurre l'imposta sulla prima casa. Una questione che Monti, in conferenza stampa a Bruxelles, ha spiegato oggi di non aver ancora analizzato, ma che Bagnasco ha voluto affrontare ribadendo che, "come è noto, la legge prevede un particolare riconoscimento e considerazione del valore sociale delle attività degli enti non profit, tra cui la Chiesa cattolica, e quindi anche di quegli ambienti che vengono utilizzati per queste specifiche finalità di carattere sociale, culturale, educativo". "Bisogna aggiungere", ha sottolineato il cardinale, "che, laddove si verificasse qualche inadempienza, si auspica che ci sia l'accertamento e la conseguente sanzione, come è giusto per tutti. Per quanto riguarda eventuali punti della legge che avessero bisogno di qualche puntualizzazione o precisazione, non ci sono pregiudiziali da parte nostra, per poter fare queste precisazioni nelle sedi opportune. La giustizia non ha tempo ne' luoghi, quindi va bene in qualunque momento. Se c'è qualche punto che deve essere precisato, si precisi". Intanto, da Micromega hanno fatto sapere di aver già raccolto centomila firme all'appello promosso per far pagare l'Ici alla Chiesa. E i sindacati, chiamati anch'essi in causa, hanno precisato che "tutte le strutture, ad ogni livello, pagano regolarmente l'Ici in base alla legislazione vigente". Cgil, Cisl, Uil possono attestare l'avvenuto pagamento dell'Ici con i relativi bollettini a disposizione di tutti gli organi di informazione, a dimostrazione della trasparenza dell'attività sindacale".